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Ranieri Guerra (Oms): “Dati regioni manipolati per evitare chiusure? Sarebbe un cataclisma”

Ranieri Guerra, direttore vicario dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e componente del Comitato tecnico scientifico (Cts) sulla possibilità che il numero dei ricoveri in terapia intensiva possa essere manomesso da parte delle Regioni per evitare chiusure: “Tutto è possibile al mondo, però io credo che esista un’etica della politica. Se ci fosse una manipolazione dei dati, il giorno dopo ci sarebbe un cataclisma”.
A cura di Susanna Picone
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"Tutto è possibile al mondo, però io credo che esista un'etica della politica, un'etica delle amministrazioni locali in una situazione come questa. Se ci fosse una manipolazione dei dati, il giorno dopo ci sarebbe un effetto ‘rebound', un cataclisma nell'area che manipola il dato". Con queste parole Ranieri Guerra, direttore vicario dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e componente del Comitato tecnico scientifico (Cts), intervenuto nella trasmissione "Agorà" su RaiTre, ha risposto alla domanda sulla possibilità che il numero dei ricoveri in terapia intensiva possa essere manomesso da parte delle Regioni per evitare un lockdown. "In cabina di regia ci sono anche i rappresentanti delle regioni, è ovvio che c'è un ritardo di qualche giorno per i dati", ha detto quindi Guerra commentando gli indicatori che hanno portato alla definizione delle tre aree di rischio previste dall'ultimo Dpcm.

Guerra: "Preoccupa il tasso di crescita" –  Guerra ha parlato anche degli ultimi numeri della pandemia da Coronavirus in Italia: "Purtroppo non siamo di fronte a qualcosa di diverso rispetto al resto d’Europa, orami siamo alle soglie dell’inverno, ciò che preoccupa in prospettiva è il tasso di crescita. Sembrava che ci fosse stato un rallentamento, ma i dati di ieri sono andati oltre quello che speravamo di vedere. Le procedure che stanno entrando in azione, le chiusure chirurgiche, credo che siano quelle più appropriate in questo momento a differenza del passato", ha spiegato il componente del Cts e dell'Oms. "La prima linea deve essere rafforzata e messa in condizione di filtrare i ricoveri. Pensiamo per esempio a chi non ha presidi territoriali e l'unico modo che ha per essere curato è andare in pronto soccorso", ha detto ancora Guerra nel suo intervento. Secondo Guerra, ancora più delle terapie intensive preoccupa il dato dei ricoveri ordinari, "che sta saturando i reparti di Medicina Interna di mezza Italia".

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