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Ragazzo di 22 anni muore per sospetta overdose: indagata la mamma a Firenze

Una donna di 55 anni è indagata a Firenze nell’ambito dell’inchiesta sulla morte del figlio 22enne, deceduto per sospetta overdose lo scorso 15 luglio: è indagata per omicidio colposo e per aver cagionato la morte del figlio per le conseguenze di un altro reato. Si tratterebbe secondo la stampa toscana di Patrizia Carotti, che è stata segregata per un mese in un pollaio per volere del suo ex cognato.
A cura di Ida Artiaco
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Il figlio 22enne muore per overdose e la mamma viene indagata nella relativa inchiesta. Succede a Firenze, dove una donna di 55 anni, residente in provincia, è stata iscritta nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta aperta sul decesso del figlio, trovato senza vita nella sua abitazione a Pontassieve il 15 luglio scorso per sospetta overdose. Secondo i carabinieri, come riferisce oggi il quotidiano La Nazione, sarebbe stata lei ad acquistare al giovane la bustina di eroina che ne avrebbe provocato il malore. Sempre in base agli accertamenti, da tempo la donna si sarebbe recata praticamente ogni giorno a Firenze, nei pressi della stazione ferroviaria di Santa Maria Novella, per acquistare dosi di stupefacente da 30 euro al figlio tossicodipendente.

Secondo il quotidiano toscano, la donna in questione sarebbe Patrizia Carotti, già protagonista della cronaca per per essere stata segregata un mese in un pollaio per volere del suo aguzzino, l’ex cognato Massimo Ricci. E ora sarebbe in qualche modo coinvolta anche nella morte del figlio. È indagata per omicidio colposo e per aver cagionato la morte del figlio per le conseguenze di un altro reato: la procura contesta di aver procurato ripetutamente la droga quando sarebbe stato più opportuno segnalare le sue problematiche. I funerali del ragazzo sono stati celebrati sabato scorso dopo essere stati autorizzati dal pubblico ministero Massimo Bonfiglio della procura di Firenze in seguito allo svolgimento dell'autopsia e dell'esame tossicologico. Tra sessanta giorni, arriveranno le risposte. I militari, coordinati dal pm Massimo Bonfiglio, sono al lavoro anche per identificare il pusher.

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