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Bimbo down compra il biglietto sbagliato, controllore lo multa: il web si indigna

Il caso è avvenuto su un pullman Seta, sulla tratta Reggio Emilia-Albinea, ed è stato raccontato dalla madre su Facebook: “Non vuole più prendere il bus”. L’assessore alla mobilità Tutino: “Fatto gravissimo, non avverrà mai più una cosa simile”. In serata sono poi arrivate le scuse e la multa è stata annullata.
A cura di Biagio Chiariello
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E’ stato multato da un controllore perché aveva sbagliato a fare il biglietto. Nulla di strano se non fosse per il fatto che il ragazzino sanzionato è affetto dalla sindrome di down e, come denunciato dalla madre, non poteva sapere che chi gli aveva venduto quel tagliando, probabilmente non capendo bene la destinazione, gli aveva dato un biglietto sbagliato. L’episodio, evidenzia Il Resto del Carlino, è avvenuto su una corriera Seta, sulla tratta Reggio Emilia-Albinea. I fatti sono avvenuti ieri, in serata poi la sanzione è stata annullata con tanto di scuse da parte della stessa azienda pubblica dei trasporti.

A segnalare la storia, su Facebook, come detto è stata la madre, A. Z., che racconta quello che è accaduto a suo figlio M.

 “Oggi al ritorno da scuola, M. è stato multato sul mezzo di trasporto pubblico, ovvero il tram che va da Reggio Emilia ad Albinea. Nulla di strano, se non fosse che: M. aveva il biglietto, anzi il titolo di viaggio, ma il rivenditore non avendo evidentemente capito bene la sua richiesta, gliene ha erroneamente venduto uno valido soltanto fino a Canali, e non fino ad Albinea, sua destinazione finale. M. aveva anche timbrato il suddetto titolo di viaggio, cosa che, come sa chi abitualmente usufruisce del mezzo di trasporto,  non risulta essere semplice, visto il sovraffollamento del  tram a quell’ora”.

La madre nel post sottolinea: “Stiamo lavorando molto sulla sua autonomia ed i mezzi di trasporto pubblici sono fondamentali in questo. A seguito di un episodio molto spiacevole accaduto a maggio 2015, mio figlio non voleva più prendere il tram. Abbiamo riprovato quest’anno, e le cose stavano andando bene. In effetti  M. ha fatto tutto con ordine e perizia, rendendoci  orgogliosi, esibendo il suo biglietto al controllore, che però ha deciso di multarlo”.

La donna comunque ammette che “è giusto e doveroso che mio figlio venga trattato come tutti, anzi, è il nostro obiettivo, ma credo gli si potesse chiedere di acquistare un altro biglietto per differenza, o anche intero, visto che ha cercato di spiegargli che glielo avevano venduto così.  Il signore ha invece preferito mortificarlo multandolo, e facendogli firmare il verbale, cosa che vi assicuro non è semplice per M., specialmente su un mezzo in movimento”.

Allo stesso tempo la genitrice evidenzia come le conseguenze dell’intransigenza del controllore potrebbero causare grosse ripercussioni sui comportamenti del figlio:

“M. è rientrato a casa balbettando, faticando a spiegarmi l’accaduto – scrive la donna – perché agitato, e chiedendomi di non fargli più prendere il tram. Ha già ripetuto circa una decina di volte, che non sa fare niente perché ha la sindrome di Down, che non può prendere la patente e neanche il tram perché non sa comprare il biglietto corretto”.

Quindi la madre del ragazzino conclude il suo post con amarezza e sarcasmo: “Ci tenevo a congratularmi con il controllore per avere rimpinguato le casse di Seta con i 66 e rotti euro della nostra famiglia, per avere vanificato il lavoro di anni sulla autonomia e per avere reso la giornata di mio figlio molto triste. Mi auguro che mostri la stessa solerzia con tutti gli utenti, in particolare non chi quotidianamente sale sul tram senza titolo di viaggio. Nonostante gli entusiasmi per le vittorie olimpiche, i grandi proclami, le giornate mondiali e nazionali, le foto ed i video più o meno commoventi, è sempre molto avvilente constatare come la diversa abilità esca sconfitta dal confronto con la quotidianità. Dimentichiamo spesso che ognuno dei nostri ragazzi ha un nome ed un cognome, è figlio o figlia, marito, moglie, fratello o sorella con una storia e tanta sensibilità e tenacia nel vivere  una vita di grandi sfide a scuola, nello sport, sul lavoro”.

Dopo che la vicenda ha catalizzato l'attenzione dei media, il direttore di Seta, Roberto Badalotti, ha annullato la multa, dopo le scuse ai familiari che sono state immediatamente rivolte dal sindaco di Reggio Luca Vecchi e da quello di Albinea (Comune in cui risiede il ragazzo), Nico Giberti. "Incontrerò il ragazzo multato nei prossimi giorni – ha detto il sindaco Vecchi – perché vorrei che ritrovasse presto la forza e la voglia di salire su quell'autobus. Perché quell'autobus è casa sua". Della vicenda era stato già informato l’assessore alla Mobilità, Mirko Tutino, che aveva promesso di intervenire: “Da papà esprimo la mia solidarietà a suo figlio e mi impegno perché un simile fatto non avvenga mai più. Questa sera ho sentito anche il sindaco di Albinea Nico Giberti ed insieme seguiremo la vicenda”.

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