Ragazze scomparse 23 anni fa, c’è un indagato: il caso a una svolta?

Dopo ben 23 anni il caso delle “buranelle” scomparse nel 1991 potrebbe essere a una svolta. Un uomo, Nicola Alessandro, risulterebbe indagato come “atto dovuto” per duplice omicidio e occultamento di cadavere nella vicenda delle donne scomparse a Venezia. Le due donne di Burano sono Paola Costantini e la nipote Rosalia Molin, di 29 e 25 anni: scomparvero il 27 ottobre del 1991 dopo essere scese dal vaporetto a Treporti per andare al cinema a Jesolo. L’indagato Nicola Alessandro era il fidanzato di Rosalia. I corpi delle due scomparse, nonostante le ricerche della Squadra mobile di Venezia, non sono mai stati ritrovati. La svolta è arrivata circa due anni fa quando, sulla scorta delle dichiarazioni di un testimone che fino a quel momento era rimasto in silenzio, l’inchiesta è stata riaperta con il fascicolo affidato al Procuratore aggiunto Carlo Nordio. L’ultima ipotesi che però per il momento non ha trovato conferme negli investigatori è quella che le due donne sarebbero state uccise in seguito a un litigio.
Ragazze scomparse: il racconto di un testimone
Il testimone avrebbe detto che i corpi delle due donne sarebbero stati sepolti nella zona di Cavallino Treporti nella sabbia della spiaggia, nei pressi di un bar. Gli investigatori incaricati dalla Procura hanno dunque setacciato l’area: i sopralluoghi, con strumenti non disponibili all’epoca della scomparsa delle due donne, sono proseguiti a lungo ma nulla è mai trapelato sul loro esito che forse, alla luce delle ultime notizie, ha portato a dei risultati concreti. Durante le ricerche degli investigatori, era il gennaio scorso, Lino, fratello di Paola Costantini, aveva lanciato un nuovo appello affinché si potessero recuperare i resti delle due donne scomparse. “Non ci interessano i colpevoli dell’accaduto – aveva detto l’uomo assistendo alle ricerche – ma almeno poter recuperare i resti delle donne per dar loro una degna sepoltura”.