Quasi mille contagiati in Sardegna e 64 morti: controlli a tappeto nel weekend di Pasqua
Novecentosettantacinque contagiati, 106 dei quali ricoverati con sintomi e 25 in terapia intensiva, mentre i morti sono 64. Sono i numeri del coronavirus in Sardegna, regione che – complice anche la sua posizione geografica e – sta facendo registrare un numero ancora relativamente contenuto di vittime e malati, se paragonati a quelli della maggior parte delle altre regioni italiane. Anche per questo, a due giorni da Pasqua, il sindaco di Cagliari Paolo Truzzo ha lanciato un accorato appello: "Non spostatevi, non andate dai parenti, non fate gite fuori porta, non andate al mare. Restate a casa. Dobbiamo resistere, per non vanificare gli sforzi fatti finora". Complici le meraviglie che la Sardegna sa offrire e il bel tempo previsto per il weekend il rischio concreto è quello che in molti cerchino di fare una gita, ed è proprio per questo che anche sull'isola saranno intensificati i controlli da parte di polizia e carabinieri soprattutto in provincia di Sassari, quella che sta facendo registrare i numeri più alti di contagio: a ieri, infatti, i malati erano 689, con un incremento di 35 unità rispetto a mercoledì.
Nel mirino, in particolare, finiranno le località balneari e di vacanza, dove i prefetti hanno annunciato la tolleranza zero per evitare spostamenti nelle seconde case e assembramenti in grado di causare rischi alla salute pubblica, andando ad aggravare ulteriormente l'emergenza sanitaria in corso. Sia a Pasqua che a Pasquetta, naturalmente, tutte i i negozi, escluse le farmacie, dovranno tenere le serrande abbassate.