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Quanti sono gli ucraini in Italia e cosa farà il governo per i profughi della Guerra

In Italia la comunità ucraina più numerosa in Ue e tanti potrebbero chiedere ricongiungimenti familiari per motivi umanitari per i parenti in fuga dalla guerra.
A cura di Antonio Palma
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La guerra della Russia all'Ucraina ha già messo in fuga decine di migliaia di cittadini ucraini verso i confini del Paese  e già nelle scorse ore i primi profughi hanno attraversato i confini con Moldavia e Polonia e il rischio di una catastrofe umanitaria è concreto. Saranno centinaia di migliaia se non milioni le persone in fuga e, come ha ricordato anche il Presidente Usa Biden, la maggior parte di loro preferirà trasferirsi in altri Paesi dell'Europa confinanti o dove ci sono già comunità estese di ucraini. In questo senso la comunità più grande di ucraini in Europa è proprio in Italia dove sono oltre 236mila che inviano rimesse nel proprio  Paese per oltre duecento milioni di euro all'anno.

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Un quarto degli ucraini in Ue è in Italia

In base ai dati Eurostat, su circa 800 mila ucraini residenti nella Ue a 27, oltre un quarto si trova nel nostro Paese. Gran parte degli ucraini in Italia sono donne, che rappresentano l'80% del totale, e la maggior parte sono impiegati come lavoratori domestici. Una buona fetta nei servizi e nella ristorazione, parti residuali invece  nei trasporti e nei servizi alle imprese e nell’industria. Pochi gli anziani oltre i 65 anni e pochissimi i minori che rappresentano solo l'8% del totale. Dati che ovviamente portano ad avere una maggiore prevalenza femminile in tutte le regioni. Le comunità di ucraini più ampie si registrano in Lombardia dove risiede  il 23% del totale, in Campania dove è presente un altro  il 17,4% e l’Emilia Romagna con il 14,1%. È la provincia di Napoli ad avere la più alta numerosità di cittadini ucraini (22 mila), seguita da Milano e Roma. Una comunità ampia che sicuramente avrà parenti e familiari in Ucraina o tra quelli che stanno lanciano il Paese invaso dai russi e chiederanno ricongiungimenti familiari per motivi umanitari.

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Più di 100.000 ucraini sono stati costretti a lasciare le loro case

“Stimiamo che già più di 100.000 ucraini sono stati costretti a lasciare le loro case e a cercare sicurezza in altre parti del Paese" ha spiegato  l’Alto commissariato dall’Unhchr Filippo Grandi invitando per ora i Paesi confinanti a tenere le frontiere aperte per accogliere i profughi. In prima fila ci sono Polonia, Ungheria  e Moldavia che hanno già annunciato l'installazione di campi profughi nell’area del confine. Tutta l'Europa però si è detta disponibile ad accogliere i rifugiati in fuga dalla guerra tra Russia e Ucraina compresa l'Italia. "I meccanismi per il coordinamento degli aiuti umanitari e i meccanismi di supporto sono già attivati per assicurare che tutto l'aiuto necessario sia garantito in tempi rapidi", ha assicurato La ministra tedesca dell'Interno. Anche Macron ha assicurato che "C'è unanimità" nell'applicare "la solidarietà di tutti gli europei" nei confronti di chi fugge dall'Ucraina. Sulla distribuzione dei profughi sarà l’Europa a decidere, e l'Italia faràò la sua parte. Molte città, da Napoli a Milano, hanno già annunciato di essere pronte ospitare i cittadini ucraini in fuga dalla guerra così come è già accaduto negli anni della crisi umanitaria in Siria

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