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Quali Regioni rischiano di andare in zona gialla nelle prossime settimane

Nelle prossime settimane altre Regioni rischiano di passare dalla zona bianca alla zona gialla. Al momento, è gialla solo il Friuli Venezia Giulia e da lunedì l’Alto Adige.
A cura di Susanna Picone
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“Prima di Natale mi aspetto qualche zona gialla in più”, così il virologo Fabrizio Pregliasco qualche giorno fa commentando i numeri (in crescita) della pandemia di Coronavirus in Italia, ora spaventata anche dalla variante Omicron. E ieri una previsione simile l’ha fatta il presidente della Regione Veneto Luca Zaia secondo cui è verosimile che, se continuerà così, tutta Italia o quasi passerà al giallo nelle prossime settimane. D’altronde la curva dei contagi Covid-19 sta peggiorando praticamente ovunque lungo lo stivale e in alcuni casi molto velocemente. Per capire quali Regioni possono cambiare colore nelle prossime settimane bisogna guardare l’incidenza, le terapie intensive e i ricoveri in area medica. Per il momento è già in zona gialla il Friuli Venezia Giulia e lunedì prossimo anche l'Alto Adige diventerà zona gialla. "Non cambia tanto in termini di regole, ma se non facciamo niente diventeremo arancioni e rossi", così ieri l’assessore alla salute, Thomas Widmann, annunciando il cambio di colore. Rischia di cambiare presto colore anche il Veneto: a lanciare l'allarme è stato lo stesso presidente Zaia. “Questa settimana saremo ancora bianchi ma non è escluso che si arriverà in zona gialla – ha detto ieri Zaia – la prossima settimana ‘ni', quella dopo…ci siamo capiti. Siamo ad alto rischio”.

Alto Adige dal 6 dicembre in zona gialla

A passare in zona gialla dopo il Friuli Venezia Giulia è l’Alto Adige, che cambia colore lunedì 6 dicembre. Lo ha reso noto ieri l'assessore alla Sanità della Provincia autonoma di Bolzano, Thomas Widmann, evidenziando che ormai tutti i parametri vanno in questa direzione. "Secondo noi sicuramente saremo" in zona gialla “questo venerdì", ma la misura scatterà "dal prossimo lunedì”, ha detto spiegando che "se non si facesse niente contro queste catene d'infezione, automaticamente prima o poi si diventerebbe arancioni e dopo rossi". Il 6 dicembre scatterà anche il super green pass, in Alto Adige come nel resto d’Italia.

I dati Agenas su ricoveri e terapie intensive

Gli ultimi dati Agenas mostrano un incremento dei posti occupati nei reparti ordinari. Perché una Regione passi dalla zona bianca a quella gialla è necessario che vengano soddisfatti tre parametri contemporaneamente: incidenza superiore a 50 casi ogni 100mila abitanti, occupazione delle terapie intensive superiore al 10% e riempimento dei reparti ordinari superiore al 15%. I dati aggiornati al 30 novembre mostrano un aumento (+1%) delle terapie intensive, ora all’8% su scala nazionale. Al 9% i ricoveri. A livello regionale, registrano un aumento: Emilia Romagna (+1% area non critica), Liguria (+1% area non critica), Lombardia (+1% terapie intensive, +1% area non critica), Bolzano (+1% area non critica, con l’11% delle terapie intensive occupate e il 20% dei reparti ordinari), Trento (+1% terapie intensive), Piemonte (+1% terapie intensive), l’Umbria registra un aumento del 2% in terapia intensiva (ora al 13%), la Valle d’Aosta un aumento dell’1% in area non critica (ora al 21%). Infine il Veneto, che secondo gli ultimi dati Agenas registra un +1% in terapia intensiva, raggiungendo il 10%.

Le Regioni che rischiano la zona gialla

“L'Emilia-Romagna è ancora sotto la soglia di allerta, ma "tutto dipende dalla diffusione dei contagi nelle prossime settimane e l'unica arma per evitare le ospedalizzazioni è il vaccino”, così l'assessore alla sanità Raffaele Donini, a proposito dell'eventualità di un passaggio in zona gialla. Dovrebbe restare ancora in bianco per qualche settimana anche la Toscana, come ha sottolineato il presidente Giani: "Il tasso di ospedalizzazione stamani è a 317 in Toscana. Per andare in zona gialla occorre il 15%, noi siamo a poco più del 5%, quindi significherebbe 750 ricoveri. Vedo dei dati che ci possono consentire di essere ottimisti sull'evitare da qui alla fine dell'anno la zona gialla". Occhi puntati per le prossime settimane su Lombardia e Lazio, più vicine alle soglie di terapie intensive e ricoveri. E ancora, sotto osservazione nelle prossime settimane anche le Marche, la Valle d’Aosta, la Liguria.

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