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Giovanni Toti arrestato per corruzione

Di che cosa è accusato il presidente della Liguria Giovanni Toti e che cosa rischia

La Guardia di finanza di Genova ha arrestato il presidente della Liguria Giovanni Toti, ora ai domiciliari. L’accusa della Procura è di corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio. Le pene previste dal Codice penale per questi reati vanno fino a dieci anni di carcere, anche se al momento siamo solo alla fase delle indagini.
A cura di Giulia Casula
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Da questa mattina il presidente della Liguria,Giovanni Toti (Noi moderati) si trova agli arresti domiciliari. L'accusa, si legge nell'ordinanza emessa dal Gip di Genova, è di corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio.

Altre misure cautelari sono scattate all'alba nei confronti dell'ex presidente dell’Autorità di Sistema Portuale e ad di Iren Paolo Emilio Signorini, accusato di corruzione e attualmente in carcere in via cautelare, degli imprenditori Aldo Spinelli (accusato di corruzione nei confronti di Toti e Signorini e posto ai domiciliari), Roberto Spinelli e Mauro Vianelli (anch'essi con l'accusa di corruzione). Tra gli indagati ci sono anche il membro del cda di Esselunga Francesco Moncada, il capo di gabinetto di Toti Matteo Cozzani, e i fratelli Arturo Testa e Italo Testa (accusati di corruzione elettorale aggravata dal metodo mafioso).

Le indagini della Procura di Genova e le accuse a Giovanni Toti

L’indagine della Procura di Genova, in origine incentrata su ipotesi di corruzione elettorale a carico della compagine politica di Toti, si è poi sviluppata su vicende relative a finanziamenti ritenuti illeciti nell'ambito di alcune concessioni portuali. Secondo l'inchiesta, depositata a dicembre dello scorso anno, il governatore della Liguria avrebbe ricevuto da Aldo e Roberto Spinelli 74.100 euro (anche nella forma di partecipazione a cene elettorali) e alcune "promesse di finanziamenti" in cambio dell'impegno a: "Trovare una soluzione per la trasformazione della spiaggia di Punta dell'Olmo da libera a privata", assegnare a Spinelli un’area demaniale e gli spazi portuali ex Carbonile ITAR e Carbonile Levante, e agevolare alcune pratiche. Tra queste, ci sarebbero il rinnovo per altri trent'anni della concessione del Terminal Rinfuse (il gate di accesso per i prodotti alla rinfusa in transito da e per il Nord Italia) a una società controllata al 55% dalla Spinelli S.r.l, e una pratica edilizia sul complesso immobiliare di Punta Dell’Olmo di interesse degli Spinelli.

Il presidente della Liguria e il suo capo di gabinetto Matteo Cozzani, inoltre, avrebbero accettato la promessa di un finanziamento illecito da parte del consigliere di amministrazione di Esselunga Moncada e consistente nel "pagamento occulto di alcuni passaggi pubblicitari" su un pannello per la campagna elettorale comunale del 2022. In cambio, secondo il procuratore capo Nicola Piacente, Toti e Cozzani si sarebbero impegnati a "sbloccare due pratiche di Esselunga pendenti in Regione relative alla apertura di due punti vendita rispettivamente a Sestri Ponente e Savona".

L'ipotesi di corruzione elettorale invece, riguarda solamente il capo gabinetto di Toti e coordinatore della sua campagna elettorale alle regionali del 2020, il quale avrebbe cooperato con Italo Maurizio Testa e Arturo Angelo Testa (accusati con l'aggravante del metodo mafioso) promettendo – si legge nell'ordinanza – posti di lavoro in cambio di voti da parte della comunità riesina e siciliana di Genova, di cui i Testa sono esponenti.

Che cosa rischia il presidente della Liguria Giovanni Toti

L'articolo 138 del Codice penale prevede che il reato di corruzione per l'esercizio della funzione di un pubblico ufficiale sia punito con la reclusione "da tre a otto anni". Per quanto riguarda invece il reato di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio la pena massima prevista dall'articolo 139 del Codice penale è "la reclusione da sei a dieci anni". Al momento, comunque, Toti è solamente indagato: se la Procura dovesse poi chiedere il rinvio a giudizio, sarà il Gip a decidere se ci siano le basi per andare a processo. Solo in quel momento si inizierà a parlare di possibili assoluzioni o condanne.

La sospensione di Toti dalla carica di governatore: cosa succede ora in Liguria

Per quanto riguarda la gestione della Regione, il vicepresidente della  Liguria Alessandro Piana "sostituirà pro tempore in tutte le sue funzioni e nella pienezza dei poteri il presidente Giovanni Toti, agli arresti domiciliari per corruzione". Lo ha comunicato l'ente stesso in una nota, ribadendo la sua vicinanza al governatore. "Siamo certi che abbia sempre agito nell'esclusivo interesse della Liguria. Auspichiamo che venga fatta chiarezza al più presto e che il presidente possa così dimostrare la sua più totale estraneità ai fatti contestati", ha dichiarato Piana.

Al momento quindi non scatterebbero in automatico le dimissioni del governatore. La Legge Severino, infatti, prevede la sospensione di diritto, per un periodo di diciotto mesi, dalla carica regionale a seguito dell'applicazione di misure coercitive cautelari come gli arresti domiciliari.

Le reazioni dopo l'arresto del governatore della Liguria

Immediata la reazione del presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi alla notizia dell'arresto di Toti: "Abbiamo fiducia nella magistratura e siamo garantisti, sempre: siamo certi che il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti saprà dimostrare la sua innocenza". A difesa del governatore ligure è intervenuto anche il leader della Lega Matteo Salvini: "Non mi basta l'iniziativa di un giudice per sentenziare che qualcuno a Bari o a Genova è una persona per male. Quindi, conto che si faccia chiarezza il prima possibile. Si è innocenti fino a prova contraria", ha affermato il vicepremier.

"È dal 2020, totalmente inascoltato, in solitudine, che denuncio questa situazione. Avevo anche portato gli elementi ai carabinieri", ha dichiarato invece Ferruccio Sansa, consigliere regionale ed ex sfidante di Toti alle ultime regionali. "C'è una colossale questione di inopportunità e di conflitto di interessi tra i finanziatori della Regione e di Toti, a partire da Esselunga, e le decisioni e le autorizzazioni che la Regione concede. È ovvio che Toti deve dimettersi, anche per difendersi", ha aggiunto Sansa.

Sul caso è intervenuto anche Giuseppe Antoci, capolista del Movimento Cinque Stelle alle elezioni europee per la circoscrizione Isole: "È l'ennesimo colpo alle istituzioni e ai cittadini. L'ipotesi di reato è sconcertante, stando a quanto emerge stamani. Non si può restare impassibile innanzi all'ennesimo scandalo che si consuma in Italia. La questione morale – ha continuato – deve essere rilanciata con forza e urgenza".

"Chiediamo che venga fatta piena chiarezza per la tutela dei cittadini liguri", ha commentato la deputata di Azione Elena Bonetti. "Noi siamo all'opposizione di Toti e lo abbiamo fatto per ragioni politiche. Lasciamo lavorare le forze dell'ordine e la magistratura nel pieno rispetto del garantismo. Non è la politica che deve commentare".

"Ovviamente noi siamo garantisti, quindi sino a quando le cose non si sapranno, non ci esprimiamo", ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci in merito alla vicenda. "Noi faremo tutto il possibile, perché non si blocchino le istituzioni. Dal punto di vista umano non può che dispiacermi, però magari poi non c'è nulla, quindi è inutile fare questi commenti adesso", ha concluso.

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