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Covid 19

Quali Regioni oggi cambiano colore: la mappa aggiornata con le nuove zone rosse e arancioni

Quali sono i nuovi colori delle Regioni italiane alle prese con la pandemia di Covid-19? Da oggi Valle d’Aosta, Toscana e Calabria passano in zona rossa, la Puglia in rosso rafforzato e il Lazio diventa arancione da domani, martedì 30 aprile. Nella prima parte della settimana di Pasqua l’Italia ha così 11 regioni e una provincia autonoma in zona rossa, con le massime restrizioni anti contagio, e 8 regioni e una provincia autonoma in arancione, ma da sabato santo a Pasquetta tutto il Paese sarà in zona rossa.
A cura di Ida Artiaco
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Nuovo cambio di colore per le Regioni italiane alle prese con la terza ondata della pandemia di Coronavirus. Così come stabilito dall'ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati del monitoraggio della Cabina di Regia, dalla mezzanotte di ieri sono passate in zona rossa la Valle d'Aosta, la Toscana e la Calabria, che si vanno così ad aggiungere a Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Piemonte e la Provincia Autonoma di Trento. La Puglia è in rosso rafforzato, mentre il Lazio diventa arancione da domani, martedì 30 marzo. Nessuna regione è in zona gialla per effetto dell'ultimo decreto Covid firmato dal presidente del Consiglio, Mario Draghi. Ecco come cambia la mappa dell'Italia con i nuovi colori delle Regioni.

Come cambia il colore delle regioni in Italia

Nella prima parte della settimana di Pasqua, dunque, dal 29 marzo al 2 aprile, l'Italia ha 11 regioni e una provincia autonoma in zona rossa, con le massime restrizioni anti contagio, e 8 regioni e una provincia autonoma in arancione. Ecco come sono divise:

  • zona rossa: Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Provincia Autonoma di Trento, Toscana, Valle d'Aosta e Toscana;
  • zona rossa rafforzata: Puglia;
  • zona arancione: Abruzzo, Basilicata, Liguria, Sicilia, Umbria, Sardegna, Molise, Lazio (dal 30 marzo).

In arancione è anche la provincia autonoma di Bolzano ma con restrizioni locali più restrittive. Nelle giornate del 3-4-5 aprile, quindi da sabato santo a Pasquetta, però, tutta la nazione entrerà nel livello con le maggiori restrizioni.

Cosa succede a Pasqua

Nelle giornate di festa per Pasqua, dunque, tutta Italia sarà in zona rossa, come è già successo a Natale. Secondo quanto stabilito dal decreto legge in vigore dal 6 marzo, nei giorni 3, 4 e 5 aprile tute le regioni osserveranno le massime restrizioni per evitare l'avanzata del contagio da Covid-19, con la chiusura di negozi, bar e ristoranti. In ogni regione rimane il coprifuoco già in vigore tra le 22 e le 5, salvo motivi di lavoro, di salute o urgenze, da giustificare con l'autocertificazione. Resta il divieto alla spostamento tra regioni, ad eccezione di comprovati motivi di necessità. È consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, compreso il rientro nelle seconde case ubicate dentro e fuori Regione. Può andare soltanto il nucleo familiare e solo se la casa non è abitata da altri. Inoltre bisogna dimostrare di essere proprietari o affittuari da una data antecedente il 14 gennaio 2021. Tuttavia una stretta agli arrivi è stata introdotta dai governatori in Sardegna, Valle d'Aosta, provincia autonoma di Bolzano (Alto Adige), Campania, Toscana e Sicilia.

Le regole in zona arancione e rossa

Nelle regioni in zona rossa chiudono i negozi, anche parrucchieri, barbieri, centri estetici, tranne quelli di prima necessità, bar e ristoranti, pur rimanendo consentito l'asporto e la consegna a domicilio. Non sono consentite visite a parenti e amici, se non a persone non autosufficienti (un adulto con due minori) e tranne che nei giorni di Pasqua. Chiusi cinema, teatri, palestre, piscine, centri sportivi. Sì attività motoria vicino casa e sportiva nel comune, da soli e all’aperto. In zona arancione sono consentiti spostamenti nel comune tra le 5 e le 22, altrimenti solo per lavoro, studio, salute, necessità, sono aperti i negozi, tranne nei centri commerciali in festivi e pre e si possono effettuare visite una volta al giorno, tra le 5 e le 22, verso una casa nel comune per 2 persone (under14 e disabili esclusi). Ovunque vige il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino e il divieto di spostamento tra regioni.

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