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“Puzza, fatelo scendere”: autista e passeggeri contro il clochard a Torino. Chiamata la polizia

L’autista e i passeggeri del bus 71 di Torino avrebbero richiesto l’intervento prima dei controllori e poi della polizia per far scendere dal mezzo un anziano clochard. “Puzza, è pericoloso” avrebbero detto alcuni cittadini a bordo.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Immagine di repertorio
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"Puzza, fatelo scendere". Sarebbero state queste le lamentele di alcuni passeggeri sul bus 71 di Torino, all'altezza di Porta Susa. Oggetto dei reclami, un clochard seduto sull'autobus. A riportare i fatti il quotidiano La Repubblica di Torino, che ha raccolto la testimonianza di una passeggera. "Era un uomo anziano – ha detto alla testata – e aveva con sé una valigia. Probabilmente era un senza fissa dimora. Era tranquillo, non dava fastidio e ogni tanto parlava tra sé e sé. Qualche volta si rivolgeva ai passeggeri ma non era aggressivo o molesto". Il bus non era affollato e i posti accanto all'uomo erano tutti vuoti secondo quanto raccontato dalla passeggera. Qualcuno però ha iniziato a lamentarsi, avvisando l'autista.

Poco dopo sono saliti i controllori a bordo. "Gli hanno chiesto di scendere – spiega la ragazza – ma non si è mosso. Non c'era motivo perché non era pericoloso. Aveva la mascherina abbassata, ma sarebbe bastato chiedergli di indossarla correttamente. Una ragazza si è offerta di lasciargli il biglietto nel caso non lo avesse. I controllori però nemmeno glielo hanno chiesto". A lamentarsi, alcuni cittadini anziani a bordo. "Ho delle patologie, è rischioso" avrebbe detto una donna secondo quanto raccontato dalla giovane al quotidiano. Alla fine il mezzo si è fermato in piazza Statuto e i controllori hanno fatto scendere gran parte dei passeggeri. A Porta Susa, poi, uno di loro ha chiamato la centrale per chiedere l'intervento della polizia.

"C'è un clochard a bordo che puzza" avrebbe spiegato. Alla fine, l'uomo sarebbe sceso al capolinea in corso Bolzano. Successivamente, l'episodio è stato confermato da Gtt, società del comune di Torino concessionaria del servizio di trasporto pubblico. L'ente ha spiegato che il personale è tenuto a intervenire se la clientela dimostra un disagio. "Interveniamo a tutela dei passeggeri e anche della persona in questione che poteva essere in difficoltà e aver bisogno di aiuto" ha spiegato l'azienda. Secondo Gtt, anche l'intervento della polizia "aveva una finalità di assistenza alla persona". L'azienda ha però anche annunciato di voler portare avanti approfondimenti sul comportamento dell'autista. Secondo la società infatti l'uomo avrebbe usato toni che "non sono propri del nostro personale". Gli autisti, infatti, riceverebbero una "formazione proprio sul caso specifico". "Non bisogna dare giudizi morali sui passeggeri" ha concluso Gtt.

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