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Prete positivo a cocaina dopo un incidente, il legale: “Assunta per sbaglio, lo difenderò a spada tratta”

Il prete risultato positivo alla cocaina dopo un incidente stradale è tornato nel comune di Rivisondoli (L’Aquila), dove è parroco. A difenderlo sarà l’avvocato Gerardo Marrocco. “Il mio assistito era lucido durante i controlli medici – ha dichiarato -. Stupefacente assunto per errore, lo difenderò a spada tratta”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Don Daniel Cardenas è tornato nel suo comune di Rivisondoli (L'Aquila), lì dove è parroco. Il religioso era risultato positivo alla cocaina dopo un incidente stradale avvenuto sulla strada statale 17 a Pratola Peligna e per questo si era visto ritirare la patente. Il parroco, difeso dall'avvocato Gerardo Marrocco, sostiene di non aver assunto volontariamente la sostanza stupefacente. 

"Stiamo tornando nel medioevo – ha asserito il legale che si occupa della difesa e che nel pomeriggio di oggi ha accompagnato il parroco nella via crucis settimanale -. Non bisogna permettere i processi di piazza, il mio assistito ha dichiarato di non aver mai assunto volontariamente stupefacenti e la cocaina può essere assunta anche via orale per contaminazione. Se per errore dovesse averla ingerita, quella è un'altra questione. Lo difenderò a spanda tratta" ha concluso.

Secondo Marrocco, dopo l'incidente i medici del pronto soccorso dell'ospedale di Sulmona lo hanno trovato lucido, vigile e presente a se stesso. Nel frattempo, invece, il parroco ha ringraziato la comunità di fedeli che lo ha riaccolto, anche se le polemiche sono state molte. Durante la cerimonia del pomeriggio di oggi, venerdì 15 marzo, infatti, alcuni fedeli lo hanno fermato per suggerirgli di chiedere scusa alla parrocchia. "Sono contento di essere tornato in questa comunità. È una gioia" ha dichiarato don Daniel.

Don Daniel Arturo Cardenas stava tornando in Alto Sangro dopo una cena a Pratola Peligna nella giornata di domenica quando, all'altezza della località di Santa Brigida, era uscito fuori strada con la sua Toyota, finendo contro il guard rail. Il religioso aveva subito ricevuto il soccorso di passanti e altri automobilisti ed era stato trasportato in ambulanza all'ospedale di Sulmona.

Qui gli erano stati applicati tre punti di sutura sulla testa ed erano stati effettuati alcuni accertamenti di rito. Tra questi anche il test per accertare l'eventuale positività dei guidatori ad alcol e droga. Il religioso era risultato positivo alla cocaina. Secondo le autorità, il valore sarebbe stato pari a mille e questo avrebbe spinto gli agenti della polizia stradale a denunciare il sacerdote e a disporre il sequestro della patente.

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