Prelevavano piccole somme di denaro, poi facevano esplodere il bancomat a Foggia: arrestata banda della marmotta

Sono stati fermati i 7 criminali della cosiddetta “banda della marmotta”, operante nel Foggiano. I carabinieri del Comando provinciale di Campobasso sono riusciti a portare i criminali, tutti già noti alla giustizia.
A cura di Gabriella Mazzeo
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La banda della marmotta
La banda della marmotta

Nella giornata di giovedì 20 novembre, i carabinieri del comando provinciale di Campobasso hanno arrestato la cosiddetta "banda della marmotta", composta da 7 persone già note alle forze dell'ordine per diversi motivi. La base logistica della banda era a Foggia, ma la banda operava in diverse regioni del Sud Italia. 

L'indagine è iniziata nell'aprile del 2024 quando i 7 hanno colpito uno sportello bancomat di San Martino in Pensilis. Gli investigatori hanno qui studiato i video delle telecamere di sicurezza per comprendere le modalità con le quali i 7 operavano. L'associazione criminale era dotata di esplosivi e strumenti appositi per i colpi, con figure "esperte" che si occupavano di adoperarli. 

La banda partiva dall'area sud della provincia di Foggia ed individuava istituti di credito nella zona. Dopo il colpo, la banda fuggiva con autovetture di grossa cilindrata rubate. Le auto, che poi venivano "bonificate" dai 7 per non lasciare alcuna traccia, venivano poi abbandonate e cambiate. Per garantirsi maggiore autonomia e più tempo per il colpo, la banda utilizzava una marmotta (un esplosivo ndr) che veniva inserito nel macchinario dopo aver effettuato un piccolo prelievo e non aver ritirato il contante, generando così il time-out dello sportello.

A tradire la banda sono state proprio le carte usate per il trucco del prelievo: tramite quelle, le forze dell'ordine hanno individuato la zona di provenienza della banda e da successivi accertamenti è stata localizzata una delle auto usate per gli assalti.

Un video di un assalto alle Poste ha poi dato il colpo di grazia ai criminali. I 7 avevano infatti colpito ben dieci volte in 4 regioni diverse e sono riusciti a portare via un bottino di circa 200mila euro. Secondo quanto poi verificato, l'intera banda ha precedenti per reati simili. Ora dovranno rispondere a vario titolo di  associazione per delinquere aggravata dall'uso di materiale esplosivo finalizzata alla commissione di furti pluriaggravati in danno di istituti di credito, mediante l'uso dell'esplosivo denominato ‘marmotta'.

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