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Covid 19

Pregliasco: “Chi ha febbre al nord oggi molto probabilmente è contagiato dal coronavirus”

“I sintomi come la febbre al Nord ormai sono attribuibili quasi sempre al nuovo coronavirus”. ha spiegato il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Irccs Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano. Il picco dell’influenza stagionale infatti è passato quindi anche in assenza di tampone bisogna considerarsi potenzialmente contagiosi.
A cura di Antonio Palma
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Con la stagione influenzale quasi alle spalle, i sintomi come la "febbre nel Nord Italia oggi ormai sono attribuibili quasi sempre al nuovo coronavirus", lo ha spiegato il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'Irccs Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, facendo il punto sulla situazione dei contagi nelle regioni settentrionali. "Lo vediamo ogni giorno anche nel nostro istituto: vengono pazienti con una frattura e un po' di febbre, facciamo il tampone e sono positivi. Questo naturalmente comporta un impegno diverso al momento dell'intervento" ha spiegato l'esperto all'Adnkronos Salute. Grugliasco parte dal presupposto che il picco dell'influenza di stagione sia passato nelle regioni settentrionale, le stesse che sono le più colpite dal coronavirus in Italia, per questo è molto probabile che una persona con sintomi simil influenzali in queste arre del Paese sia affetto da Covid-19.

"Quando oggi si ha una sintomatologia di febbre e di tosse si potrebbe avere il coronavirus" e per questo motivo "sarebbe bene, per chi ha questi sintomi, provare ad adottare un autoisolamento nell'isolamento famigliare, perché l'influenza stagionale è quasi passata e quindi anche in assenza di tampone bisogna considerarsi potenzialmente contagiosi"  ha spiegato Pregliasco ricordando però che "Il primo segnale arriva quando si ha una febbre che va dai 38 gradi e non accenna a diminuire". Diversa la situazione nel resto del Paese dove i casi di Coronavirus sono al momento più contenuti con focolai sparsi. "Al centro sud c'è ancora una coda di influenza e altri virus. Ma al Nord ormai la febbre è una ‘spia' del nuovo coronavirus" ha sottolineato il virologo.

Alla stessa conclusione è giunto anche David Lembo, direttore del Laboratorio di virologia molecolare e ricerca antivirale dell’Università di Torino. "Visto che la curva epidemica dell’influenza stagionale è calante mentre quella del Covid-19 è probabilmente al suo apice, è plausibile ipotizzare che in questi giorni una quota significativa di sintomi simil-influenzali sia dovuta all’infezione da coronavirus" ha spiegato infatti l'esperto suggerendo in casi di sintomi l'isolamento sociale e la  quarantena

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