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Precipita e muore camminando su una fettuccia: era scampato alla guerra, stava omaggiando un amico

Mustafa Kia, l’uomo di 36 anni morto ieri mentre praticava la Slackline sui Denti della Sega ad Ala, era arrivato in Italia dall’Afghanistan.
A cura di Davide Falcioni
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Mustafa Kia, l'uomo di 36 anni morto ieri mentre praticava la Slackline sui Denti della Sega ad Ala, aveva raggiunto le montagne del Trentino Alto Adige per partecipare a una giornata di commemorazione in ricordo dell'amico Matteo Palcaldi, che nel 2018 perse la vita proprio mentre camminava sulla fettuccia tesa nel vuoto. Un momento di raccoglimento e commozione che però per Kia e per gli amici che l'avevano accompagnato si è trasformata in una nuova tragedia.

Fotografo e videomaker, Mustafa Kia viveva a Bologna, città in cui – come spiega Il Resto del Carlino – era arrivato come profugo di guerra nel 2011 dopo essere riuscito a fuggire dall'Afghanistan e dai Talebani. Giunto in Italia per lui era cominciata una nuova vita ricca di amicizie e passioni, una delle quali quella per lo Slackline. Un amore interrotto nel peggiore dei modi ieri, quando il 36enne  è andato a sbattere contro la parete di roccia, rimanendo appeso ad una corda circa 70 metri sotto la linea della "highline".

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L'allarme è stato dato dai suoi compagni poco dopo le 16. Agli amici l'incidente è apparso fin da subito estremamente grave e la Centrale unica per le emergenze ha immediatamente fatto alzare da Trento l'elisoccorso con l'equipe medica di emergenza. Mustafa Kia stava affrontando una highline, un'apposita fettuccia assicurata e tesa tra due sostegni a una quota di circa 1.400 metri e, stando le prime ricostruzioni dei carabinieri, si è lanciato nel vuoto, assicurato, per poi oscillare come un pendolo. In quel momento tuttavia è andato a sbattere contro la roccia.

Uno degli amici si è calato con una corda per cercare di soccorrere il 36enne. I soccorritori hanno recuperato entrambi con il verricello e sono stati poi trasferiti su un prato poco distante, dove il 36enne è stato affidato alle cure dell'equipe medica. A nulla sono, purtroppo, valse le manovre.

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