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Prato, sesso e figlio con 14enne. Revocati i domiciliari, porterà il bambino ai giardinetti

Il Tribunale di Prato ha revocato la misura di custodia cautelare domiciliare per la donna di 31 anni accusata di violenza sessuale nei confronti del ragazzo – all’epoca dei fatti 14enne – a cui dava ripetizioni di inglese e da cui nell’estate 2018 ebbe anche un figlio.
A cura di Davide Falcioni
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Il Tribunale di Prato ha revocato la misura di custodia cautelare domiciliare per la donna di 31 anni accusata di violenza sessuale nei confronti del ragazzo a cui dava ripetizioni di inglese e da cui nell'estate 2018 ebbe persino un figlio. La misura è stata sostituita dal divieto di avvicinamento per la donna al giovane.

La 31enne era agli arresti domiciliari da undici mesi ed è imputata nel processo scaturito dall'inchiesta aperta dalla procura di Prato dopo la  denuncia sporta dalla famiglia del ragazzo. La mamma aveva colto un suo stato di agitazione e riuscì a farsi raccontare cosa era accaduto. Nel processo siede sul banco degli imputati anche il marito dell'insegnante privata di inglese, accusato di ‘alterazione di stato', avendo mentito ed essendosi attribuito la paternità del bambino nato invece dalla relazione della moglie con il minore, adesso 15enne.

"Siamo soddisfatti, perché la misura cautelare non può essere l'anticipazione della pena, qualunque essa sia sia", ha dichiarato l'avvocato Mattia Alfano, difensore della donna imputata per violenza sessuale col minore con cui ha avuto un figlio. Il legale ha commentato così la modifica della misura cautelare verso la sua assistita, dalla revoca dei domiciliari al divieto di avvicinamento al ragazzo secondo una nuova decisione del tribunale di Prato. L'avvocato Alfano inoltre ha spiegato che la sua assistita "ora può cominciare a portare il suo bambino ai giardini, un desiderio che aveva da mesi" oltre a poter riprendere altri impegni della vita quotidiana all'interno dell'abitazione. La 31enne, imputata nel processo la cui sentenza è attesa per il prossimo 23 marzo, "continua a seguire – ricorda la legale – un percorso psicoterapeutico".

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