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Policlinico di Modena, topo morto sul cibo destinato al reparto oncologico: “Fatto gravissimo”

Un topo morto è stato trovato su un vassoio contenente del cibo destinato ai pazienti del reparto di Medicina oncologica. È avvenuto al Policlinico di Modena ed è stata la stessa direzione dell’ospedale a denunciare l’accaduto: “È un fatto gravissimo. L’Azienda è impegnata nell’accertamento delle responsabilità, senza escludere alcuna ipotesi rispetto a quanto accaduto, compreso il dolo”, ha spiegato il Direttore Generale Claudio Vagnini.
A cura di Chiara Ammendola
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Immagine di repertorio
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Un topo morto ritrovato su uno dei vassoi contenenti del cibo e destinati ai pazienti ricoverati nel reparto di Medicina Oncologica del Policlinico di Modena. È questa la denuncia fatta dallo stesso ospedale che ha parlato di un episodio increscioso, un fatto gravissimo le cui responsabilità dovranno essere accertate immediatamente.

Il ritrovamento risale allo scorso 9 settembre quando durante la distribuzione del pranzo al reparto oncologico, è stato trovato un topo di piccole dimensioni, morto e adagiato sulla plastica protettiva degli alimenti che erano presenti sul vassoio e che sarebbero stati distribuiti in corsia. Immediatamente la distribuzione di quegli alimenti è stata sospesa e l'Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena ha immediatamente attivato tutti i servizi preposti – Direzione sanitaria, Direzione Servizi per l’Ospitalità, Igiene Ospedaliera – per analizzare le cause dell'evento e accertare le responsabilità, prendendo in considerazione qualsiasi ipotesi, compreso il dolo. Il servizio di ristorazione dell'ospedale è appaltato a fornitori esterni che si occupano della produzione dei pasti presso la cucina ospedaliera interna al Policlinico e poi della loro distribuzione ai pazienti così come della pulizia della cucina. L'Azienda, invece, cura la disinfestazione degli spazi limitrofi alla cucina.

"È un fatto gravissimo. L’Azienda è impegnata nell’accertamento delle responsabilità e nell’adozione di tutte le azioni conseguenti anche di natura legale, senza escludere alcuna ipotesi rispetto a quanto accaduto – ha spiegato il Direttore Generale Claudio Vagnini – questo episodio, di cui ci scusiamo, è inaccettabile e non corrisponde ai criteri di cura, attenzione e sicurezza che l’Azienda da sempre assicura tramite i suoi professionisti e che pretende dai propri fornitori. Da una prima ricostruzione dei fatti non si è trattato di un problema nella preparazione dei pasti bensì di una criticità legata alla verifica del carrello termo-refrigerato prima dell’allestimento dei vassoi e al controllo del vassoio prima della consegna al degente. Ogni procedura è stata sottoposta a ulteriore verifica affinché una cosa simile non debba ripetersi mai più".

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