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Poggibonsi, per la donna suicida c’è un’indagata: è una 58enne tunisina, “amica” della vittima

La donna è accusata di truffa aggravata e istigazione al suicidio della donna che si è uccisa, dandosi fuoco, dopo aver perso i suoi risparmi per far curare il marito malato. Un raggiro, a cui avrebbero preso parte più persone, che le era costato 200.000 euro.
A cura di Biagio Chiariello
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Truffa aggravata e istigazione al suicidio. Sono le accuse alle quali è chiamata a rispondere una conoscente della donna di 62 anni di Poggibonsi, morta suicida giovedì 26 aprile. Il suo nome è stato iscritto nel registro degli indagati da parte dei Carabinieri su disposizione della Procura di Siena. Si tratterebbe di una donna di origini straniere, sembra un 58enne tunisina, ma da anni residente nella cittadina della Valdelsa. La procura di Siena ha inoltre disposto l'autopsia sul corpo della donna. Nelle ultime ore le indagini dei militari dell’Arma stanno facendo emergere un quadro un po' diverso dall'ipotesi che la 62enne sia rimasta vittima di un presunto guaritore a cui lei si sarebbe rivolta per curare il marito.

La donna si sarebbe ritrovata protagonista di una vera e propria truffa, forse messa in piedi da più persone, per circa 200 mila euro. Disperata per essere caduta nel tranello, per essersi fatta accalappiare dalle promesse, da un fantomatico guaritore mai conosciuto di persona. Da qui la decisione di togliersi la vita. Stando a quanto si legge su Repubblica, la persona indagata era quella a cui la 62enne consegnava i soldi destinati al presunto guaritore. Non è chiaro se la 58enne sia la persona il cui nome è stato trovato scritto sulla lettera in cui la donna ha spiegato i motivi del suo gesto, parlando del terribile raggiro in cui è caduta e del malessere per aver consegnato al santone tutti i suoi averi.

Gli inquirenti hanno interrogato i familiari e i gli amici della signora, a caccia non solo del ‘’guaritore'’ ma anche si chi può averla messa in contatto di lui.  Coi parenti si era giustificata spiegando di fantomatici investimenti o di prestiti di denaro che presto sarebbero rientrati. Le indagini quindi proseguono per identificare tutte altre persone coinvolte nella drammatica truffa.

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