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Pisa, in spiaggia alga tossica sei volte oltre il limite. Il Comune: “Fate attenzione”

L’Arpat – Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana – ha analizzato dei campioni di ghiaia sulle spiagge di via della Repubblica Pisana, a Marina di Pisa, rilevando la presenza dell’alga tossica ‘Ostreopsis ovata’ in misura quasi 6 volte superiore ai limiti previsti dalle linee guida ministeriali.
A cura di Davide Falcioni
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L'Arpat – Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana – ha analizzati dei campioni di ghiaia sulle spiagge di via della Repubblica Pisana, a Marina di Pisa, rilevando la presenza dell'alga tossica ‘Ostreopsis ovata' in misura quasi 6 volte superiore ai limiti previsti dalle linee guida ministeriali. Questa situazione era stata già riscontrata negli anni scorsi e aveva indotto il Comune ad apporre dei cartelli di avvertimento, invitando le persone affette da problematiche respiratorie "a fare attenzione".

È di 10.000 cell/L il limite previsto dalla legge, mentre i rilievi effettuati da Arpat il 29 giugno scorso hanno posto in evidenza dei valori di 56.640 cell/L. L"Ostreopsis ovata' è un alga tossica che vive normalmente nelle calde acque dei mari tropicali, ma che di recente si è sviluppata anche nelle acque dei mari italiani, in particolare in quelli caratterizzati da coste e fondali prevalentemente rocciosi. Una presenza eccessiva può causare ai bagnanti, ma anche a chi semplicemente prende il sole in spiaggia, problemi respiratori, congiuntivite e febbre.

Dopo le analisi dell'Arpat il Comune di Pisa, venerdì 3 luglio, ha affisso all'entrata delle spiagge di ghiaia di una serie di avvisi per avvertire del pericolo i soggetti deboli e che soffrono di problematiche respiratorie. "Le analisi – dichiara il dirigente dell'Ufficio Ambiente, Marco Redini – hanno evidenziato dei valori superiori ai limiti di quasi 6 volte. Si tratta di una problematica riscontrata diverse volte anche negli scorsi anni. Il Comune in queste situazioni si muove seguendo quelle che sono le indicazioni dell'autorità sanitaria che, in questo caso, così come negli anni passati, ci ha chiesto solo di apporre queste avvertenze agli ingressi delle spiagge".

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