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Pisa, il mistero dei due cadaveri trovati nel giro di poche ore sulla spiaggia di San Rossore

Un primo corpo è stato trovato il 17 dicembre scorso da due pescatori, ieri l’acqua ha restituito un secondo cadavere più o meno nello stesso punto. Le indagini sono affidate alla squadra mobile di Pisa.
A cura di Susanna Picone
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Foto di repertorio
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Due cadaveri trovati nel giro di poche ore sulla stessa spiaggia. È accaduto nella zona del Fiume Morto a San Rossore, frazione di Pisa. Un primo corpo è stato rinvenuto il 17 dicembre scorso, ieri pomeriggio poi è spuntato un secondo cadavere in stato di avanzata decomposizione.

È stato restituito dall’acqua nello stesso punto in cui sabato due pescatori avevano notato la prima salma. Il corpo di ieri, secondo le prime ricostruzioni, è stato probabilmente portato dall’ultima mareggiata e in parte era nascosto da legname. Apparterrebbe, secondo i primi riscontri, a un uomo, ma è ancora presto per accertarne l’identità.

Sul posto è intervenuta la polizia Scientifica per i rilievi. I resti, dopo il sopralluogo e le foto di routine, sono stati portati a Medicina legale per essere esaminati. Come per il primo corpo trovato lo scorso weekend anche in questo caso saranno valutate le denunce di scomparsa presentate nella zona.

Non si sa ancora nulla neppure per il primo cadavere trovato sabato nella zona: in quel caso la segnalazione alla Polizia di Stato di Pisa, intervenuta sul posto, è arrivata dalla Capitaneria di Porto su indicazione di due pescatori.

Si tratterebbe, anche in quel caso, di un uomo probabilmente tra i 40 e i 60 anni che è stato trasportato a Medicina legale, a disposizione del pubblico ministero. Secondo le prime informazioni indossava un costume e aveva un Rolex al braccio. Non ci sarebbero segni esterni evidenti di una morte violenta.

Del secondo cadavere si sa invece che indossava una scarpa rossa e, pare, anche la fede nuziale, che potrebbe essere utile per risalire all’identità. Entrambe le salme sono state restituite dal mare apparentemente dopo settimane di permanenza in acqua. Le indagini sono affidate alla squadra mobile di Pisa.

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