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Omicidio di Pierina Paganelli a Rimini

Pierina Paganelli, terzo atto per Louis Dassilva: giovedì il Riesame discuterà nuovamente la scarcerazione

Il 22 maggio il Tribunale del Riesame si riunirà nuovamente dopo la chiusura delle indagini a carico di Louis Dassilva per valutare la scarcerazione del 34enne accusato dell’omicidio di Pierina Paganelli. I suoi legali sottoporranno nuovi elementi ai giudici per giustificare la necessità di una scarcerazione.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Pierina Paganelli
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Si avvicina uno degli atti decisivi per Louis Dassilva nella vicenda giudiziaria che lo vede accusato di omicidio volontario pluriaggravato con l'aggravante della premeditazione per la morte della 78enne Pierina Paganelli. Il prossimo 22 maggio il Tribunale di Bologna tornerà infatti a parlare della possibilità di scarcerare il 34enne detenuto da luglio. A confermarlo a Fanpage.it è il legale Riario Fabbri. Si tratta della terza istanza di questo tipo nell'inchiesta: le prime due erano state rigettate sia dal giudice per le indagini preliminari, Vinicio Cantarini, che dal Riesame di Bologna.

Proprio nella giornata di ieri, lunedì 19 maggio, sono state depositate le motivazioni del Riesame al rigetto della richiesta di scarcerazione. Ora, per la terza volta, il Tribunale si riunirà per esprimersi sulla possibilità di liberare Dassilva.

La richiesta di scarcerazione arriva a pochi giorni dalla chiusura ufficiale delle indagini da parte della Procura di Rimini.  Gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi sottoporranno ai giudici bolognesi una serie di nuovi elementi che secondo loro delegittimano la carcerazione. Toccherà ai magistrati riunirsi per valutare la tesi della difesa del 34enne.

L'udienza è programmata per giovedì mattina alle 9.15 e al centro vi sarà la valutazione fatta dal gip di Rimini Vinicio Cantarini sull'opportunità di lascare in carcere Dassilva. Secondo Cantarini, la versione dei fatti fornita in incidente probatorio dalla sua ex amante Manuela Bianchi, ora indagata per favoreggiamento, sarebbe assolutamente credibile.

Per il gip, la donna avrebbe effettivamente raccontato la verità sulla mattina del ritrovamento del cadavere di Paganelli e sottolinea che, dopo l'indagine a suo carico, ha fornito un resoconto "sincero e coerente" sui giorni prima dell'omicidio e sui mesi di relazione con Dassilva. Secondo quanto scrive Cantarini, il racconto di Bianchi è una vera e propria "prova regina" per l'impianto accusatorio che vede Dassilva come presunto autore dell'omicidio.

L'udienza del 22 maggio sarà il primo vero banco di prova dopo la chiusura delle indagini. La difesa di Dassilva non ritiene credibile la nuora di Paganelli e contesta la mancanza di prove dirette come quella del Dna del 34enne sulla scena del delitto. Se giovedì il Tribunale bolognese dovesse accogliere la richiesta di scarcerazione, Dassilva potrebbe tornare libero in attesa del processo. 

Al momento è in dubbio anche la presenza di Dassilva in udienza. Il 34enne ha sempre partecipato agli avvenimenti giudiziari e questa volta potrebbe invece mandare avanti i propri avvocati in seguito ai problemi di salute causati dal suo sciopero della fame e della sete in carcere. Il legale Fabbri ha spiegato che l'eventuale presenza di Dassilva potrà essere confermata soltanto nei prossimi giorni.

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