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Omicidio di Pierina Paganelli a Rimini

Pierina Paganelli, il figlio Giuliano Saponi: “Dassilva? Era facile all’ira. Manuela sta rimediando agli errori”

Giuliano Saponi, figlio di Pierina Paganelli uccisa nell’ottobre del 2023, ha espresso soddisfazione per il rinvio a giudizio di Louis Dassilva, l’uomo accusato del delitto. Saponi ha anche difeso l’ex compagna, Manuela Bianchi, con la quale oggi si occupa solo della figlia. “Ha sbagliato, ma non avrebbe mai preso parte all’omicidio di mia madre. Ora sta rimediando ai suoi errori con coraggio”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Giuliano Saponi e Pierina Paganelli
Giuliano Saponi e Pierina Paganelli
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"Il rinvio a giudizio è la conferma della fondatezza del quadro accusatorio contro Louis Dassilva". A dirlo è Giuliano Saponi, figlio di Pierina Paganelli, l'anziana uccisa con 29 coltellate il 3 ottobre del 2023 nello stabile di via del Ciclamino a Rimini.Per il delitto è stato rinviato a giudizio il vicino di casa ed ex amante della nuora di Paganelli, Manuela Bianchi. Oggi Saponi e Bianchi sono ex coniugi, ma continuano a occuparsi insieme della figlia. La donna, come ha sottolineato anche il figlio della vittima, ha offerto la sua collaborazione per ricostruire la dinamica del delitto. Bianchi, che è comunque indagata per favoreggiamento, ha anche rinunciato a costituirsi parte civile in caso di condanna per Dassilva.

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"Conoscevo Louis solo di vista, in un'unica occasione gli avevo commissionato un lavoro di manutenzione di casa – ha spiegato in un'intervista al Resto del Carlino -. Mi era sembrato scostante, impaziente e facile all'ira. Mia mamma e la mia famiglia poi avevano mantenuto le distanze dalla moglie, Valeria Bartolucci. Non condividevamo le sue frequentazioni e spesso abbiamo temuto per la nostra sicurezza. Mai avremmo immaginato il reale pericolo al quale eravamo esposti e quanto dolore avrebbero portato nelle nostre vite".

Bartolucci, è bene ricordarlo, non risulta indagata nell'ambito del delitto. La donna però sostiene che Dassilva non abbia ucciso la 78enne e che sia stato incastrato da Manuela Bianchi, indagata invece per favoreggiamento. "Non avrei mai pensato che la donna che ho avuto accanto per tutta la vita potesse avere un ruolo nell'omicidio di mia madre o anche solo averlo desiderato. Ha commesso degli errori dei quali risponderà, ma ha cercato di porvi rimedio con coraggio, confessando la verità quando ormai poteva essere difficile tornare indietro" ha sottolineato Saponi, difendendo la posizione di Bianchi. 

L'uomo, che il 7 maggio 2023 rimase coinvolto in un grave incidente per il quale finì in coma e i cui contorni sono ancora sfocati, ha sottolineato di "essere pronto ad affrontare il processo con fiducia insieme ai fratelli" e di riporre grandi aspettative negli inquirenti e nel loro lavoro per accertare la verità. "Alla Procura, alle forze dell'ordine e ai nostri avvocati, Marco e Monica Lunedei, va la nostra stima e gratitudine per il lavoro svolto e per l'impegno profuso in tutte le fasi delle indagini".

Il figlio di Paganelli è tornato con la memoria anche all'incidente che lo ha costretto in un letto d'ospedale per lungo tempo. "Non lo ricordo – ha sottolineato – ma alla luce di quanto appreso dagli atti di indagine, penso che sia possibile il coinvolgimento di Dassilva. Quello che so è che la vita dopo il 3 ottobre 2023 è stata difficilissima, sia per via del sinistro stradale che per quello che è successo a mia mamma. L'attesa della verità è stata incredibilmente dolorosa".

Saponi ha affermato che spera di vedere chiuso anche il "processo mediatico senza contraddittorio" messo in piedi, a suo dire, da "consulenti della difesa, youtuber e opinionisti improvvisati". "Personaggi senza scrupoli che sono stati debitamente denunciati – sottolinea -. Non hanno esitato a diffondere informazioni fasulle e creare prove altrettanto false per raccogliere visualizzazioni, senza preoccuparsi del nostro dolore".

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