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Ryan, il bimbo di 6 anni ferito a Ventimiglia

Picchiato dal nonno a Ventimiglia, la legale: “Ryan ha rischiato la vita, sta recuperando le forze”

La Procura continua le indagini sul pestaggio del piccolo Ryan, il bimbo di 6 anni picchiato violentemente dal compagno della nonna a Ventimiglia lo scorso 19 dicembre. Per ora il minore resta in ospedale. “Ha rischiato la vita – ha sottolineato la legale – e sta recuperando le forze”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Respira autonomamente il bimbo violentemente picchiato dal compagno della nonna a Ventimiglia lo scorso 19 dicembre. Il piccolo Ryan, di appena 6 anni, era stato ricoverato in condizioni critiche presso il nosocomio di Genova dopo il pestaggio avvenuto in seguito a un rimprovero.

Il nonno acquisito avrebbe confessato agli inquirenti di aver picchiato il bambino perché "non gli permetteva di lavorare". Le autorità stanno indagando ulteriormente sulla versione dei fatti fornita dall'uomo: chi sta investigando, infatti, ritiene che la nonna possa aver avuto un ruolo attivo nel pestaggio. Entrambi sono indagati per lesioni gravissime.

Le risposte del bambino alle cure fanno però ben sperare per il futuro. Ryan ha recentemente parlato con il padre e chiesto un abbraccio dal suo lettino dell'ospedale mentre i suoi genitori si sono affidati alla legale Maria Gioffrè.

"Il papà di Ryan passa tutto il suo tempo a Genova- ha spiegato l'avvocata a Fanpage.it -. Sua madre invece si destreggia tra lui e il fratellino di 5 anni che è a casa. Ci sentiamo quotidianamente sul caso, anche più volte al giorno. Adesso Ryan sta meglio, ha rischiato la vita quindi resterà ancora un po' in ospedale per recuperare tutte le forze".

Per aiutare i genitori del piccolo è stata lanciata anche una raccolta fondi per garantire a Ryan tutte le cure del caso. "Siamo davvero grati per tutto il supporto – ha continuato Gioffré – ringraziamo tutti quelli che hanno donato. La famiglia ha sentito il calore della gente perché il piccolo è diventato figlio di una comunità. Le persone hanno voluto contribuire perché nessuno ha potuto salvare Ryan quando è avvenuto il fatto. I cittadini si sono stretti con grande senso di protezione attorno a questa famiglia".

Resta per il momento sconosciuta la data delle dimissioni dall'ospedale mentre la Procura prosegue le sue indagini a ritmi serrati. Gli inquirenti aspettano di poter parlare con la piccola vittima che per il momento è costantemente controllata dai medici e si gode l'affetto dei genitori.

"Ryan ha parlato con il fratellino. Si sono visti e riabbracciati, ora il bimbo aspetta di riaverlo a casa per giocare insieme. I genitori hanno interrotto qualsiasi rapporto con la nonna, questo ancor prima che la donna fosse indagata. Una reazione naturale e assolutamente comprensibile".

Non è chiaro se i nonni saranno riascoltati dalle autorità. La scelta, ha spiegato la legale a Fanpage.it, spetterà alla Procura che per ora sta conducendo autonomamente gli accertamenti. Gioffré ha inoltre ribadito che le ipotetiche indagini su violenza sessuale condotte dalle autorità non sono scaturite da confessioni del fratellino del piccolo Ryan.

"Non è vero – ha sottolineato -. Se la Procura indaga per violenza sessuale lo fa in maniera indipendente, ma il fratellino della vittima non ha detto nulla che abbia fatto scattare accertamenti. Ci tengo a precisarlo perché è doveroso tutelare questi minori in una vicenda già brutta e complicata".

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