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Pescara, precipita da 12 metri mentre sta lavorando: morto un operaio di 27 anni

Incidente mortale sul lavoro a Tocco da Casauria, nella provincia di Pescara. Un operaio di ventisette anni è morto precipitando da una altezza di dodici metri. Ugl Abruzzo: “Continua strage silenziosa, Abruzzo è la quarta regione per numero di morti sul lavoro rispetto al numero dei lavoratori”.
A cura di Susanna Picone
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Drammatico incidente sul lavoro venerdì mattina vicino Pescara. Un giovane è morto precipitando da una altezza di oltre dieci metri. La vittima è un ventisettenne straniero che, a quanto ricostruito, stava smantellando un capannone quando improvvisamente è precipitato nel vuoto. È accaduto in un’area industriale in corso di smantellamento a Tocco da Casauria, un piccolo comune nella provincia di Pescara, in Abruzzo. L’operaio stava lavorando sul capannone quando il solaio, per cause ancora da accertare, è crollato. Il ventisettenne ha fatto un volo di circa dodici metri finendo per schiantarsi. Dato l’allarme, sul posto è intervenuto il 118, con i medici che hanno rianimato il giovane dopo un arresto cardiaco. Stabilizzato dai sanitari, l’operaio è stato quindi trasportato in condizioni gravissime all'ospedale di Pescara, dove purtroppo è morto subito dopo il ricovero. Troppo gravi le ferite riportate cadendo. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Popoli (Pescara) e gli ispettori della Asl.

Ugl Abruzzo: "Un bollettino di guerra" – "L’ennesima morte sul lavoro questa mattina, un operaio di 27 anni è precipitato da un’altezza di 12 metri mentre stava lavorando sul solaio di un capannone industriale dove sono in atto operazioni di smantellamento. L’incidente è accaduto negli spazi della ex Merkel, a Tocco da Casauria, l’operaio è stato trasportato all’ospedale di Pescara dove è deceduto. Continua la strage silenziosa, in Abruzzo è un bollettino di guerra. Già dai primi giorni del 2020, solo pochi giorni un operaio di 28 anni che lavorava per una ditta esterna è deceduto, rimasto schiacciato da un elevatore mentre faceva manutenzione nello stabilimento Sevel di Val di Sangro. Purtroppo non registriamo prese di posizioni di quanti impegnati nella politica su questa che possiamo definire, senza tema di smentita, un’ecatombe, probabilmente non è tema di consensi elettorali!". È il commento dopo la tragedia di Gianna De Amicis, segretario generale Ugl Abruzzo. "L’Ugl da tempo ha in atto una campagna #Lavorarepervivere per sensibilizzare l'opinione pubblica sul triste fenomeno delle ‘morti bianche', Ognuno per la sua parte, è necessario mettere in campo le forze migliori per promuovere una maggior cultura della sicurezza del lavoro attraverso una formazione adeguata nei settori maggiormente esposti ma anche attraverso controlli adeguati sui posti di lavoro – si legge nella nota -. Non è possibile rimanere inermi di fronte a questa che è una vera e propria strage. Non è più accettabile pensare di non far ritorno a casa dopo essere usciti per lavorare. L’Abruzzo in particolar modo ha registrato lo scorso anno record negativo è la quarta regione per numero di morti sul lavoro rispetto al numero dei lavoratori. L’Ugl dice basta e chiede al governo che ponga in atto come priorità assoluta interventi che garantiscano incolumità e rispetto della dignità di ogni singolo lavoratore”.

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