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Opinioni

Perché non puoi perderti Rumore, il festival di Fanpage

Due giorni di incontri, inchieste e workshop a Roma, il 4 e 5 ottobre: un’occasione unica per stare assieme e difendere il giornalismo indipendente.
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Lo ammetto: è difficile essere obiettivi nel raccontare un evento su cui stai lavorando da un anno, e che sogni di realizzare da quando hai messo piede a Fanpage. Però davvero credo che Rumore sia un festival diverso dagli altri festival di giornali, e mi prendo qualche riga per provare a spiegare perché.

Prima di partire, però: siccome le sedie sono tante, ma non tantissime, è necessario prenotarsi ai diversi incontri. È tutto gratis, ma vi offriamo la sicurezza di un posto a sedere riservato. Ci si registra qui,  e ci si mette davvero meno di un minuto.

Comunque, partiamo.

Primo: perché è un festival che mette al centro le inchieste. A Rumore presenteremo dei lavori inediti. Non posso anticipare ancora molto, ma affronteremo temi che ci stanno molto a cuore. E probabilmente aggiungeremo un paio di nomi alla lista delle persone di cui diventeremo nemici giurati. Lo faremo assieme a giornaliste e giornalisti come Giulia Innocenzi e Corrado Formigli che hanno realizzato inchieste importanti e che ci aiuteranno a presentarvele.

Secondo: perché è un festival che mette al centro temi centrali nel dibattito pubblico di oggi. Quel che sta succedendo a Gaza, innanzitutto, di cui parleremo con Francesca Albanese ma anche con tutti i leader politici che parteciperanno con noi a Rumore e pure con personaggi televisivi come Veronica Gentili, che ha portato il genocidio palestinese all’attenzione del grande pubblico, parlandone all’Isola dei Famosi. Non solo Gaza, però: parleremo di patriarcato, di scuola, di intelligenza artificiale, di ribellione e pure di spyware e giornalisti spiati.

Terzo: perché è un festival partigiano, che non ha paura – come il giornale che lo promove – di prendere posizione. Di offrire il suo punto di vista, laico e fattuale, senza pregiudizi, Non siamo e non saremo un giornale d’opinione, che pontifica su tutto. Ma siamo un giornale che ha opinioni, che ama chi le ha, che preferisce fare domande, e farsi domande, anziché dare risposte. E questo lo vedrete anche a Rumore Festival.

Quarto: perché sarà un momento di dialogo aperto e senza barriere con la nostra comunità di lettori. Ci incontrerete ovunque in giro per l’Acquario Romano e potremo scambiarci idee e opinioni, potrete dirci cosa non vi piace e dove potremmo migliorare il nostro lavoro, darci suggerimenti e idee per inchieste e approfondimenti. Dialogare è più bello, faccia a faccia, anziché dietro uno schermo.

Mi fermo qua, ma ce ne sarebbero altri mille di motivi per cui ti aspetto, vi aspetto tutti all’Acquario Romano, a Roma, a pochi passi dalla stazione Termini, il 4 e 5 ottobre prossimi. Fare Rumore è bello e importante. Farlo tutti assieme è ancora più bello.

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Francesco Cancellato è direttore responsabile del giornale online Fanpage.it e membro del board of directors dell'European Journalism Centre. Dal dicembre 2014 al settembre 2019 è stato direttore del quotidiano online Linkiesta.it. È autore di “Fattore G. Perché i tedeschi hanno ragione” (UBE, 2016), “Né sfruttati né bamboccioni. Risolvere la questione generazionale per salvare l’Italia” (Egea, 2018) e “Il Muro.15 storie dalla fine della guerra fredda” (Egea, 2019). Il suo ultimo libro è "Nel continente nero, la destra alla conquista dell'Europa" (Rizzoli, 2024).
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