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Covid 19

Per l’OMS i morti Covid sono il triplo di quelli stimati: quasi 15 milioni tra 2020 e 2021

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) la pandemia da coronavirus ha provocato il decesso di quasi 15 milioni di persone tra il primo gennaio 2020 e il 31 dicembre 2021.
A cura di Davide Falcioni
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I morti di Covid non sono 6,2 milioni, come riportano le stime ufficiali, bensì molti di più. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) la pandemia da coronavirus ha provocato il decesso di quasi 15 milioni di persone. La nuova stima è figlia di una nuova metodologia di valutazione dell'OMS, secondo la quale "l'intero bilancio delle vittime associato direttamente o indirettamente alla pandemia – la mortalità in eccesso – tra il 1 Gennaio del 2020 ed il 31 Dicembre del 2021, è stato di circa 14,9 milioni" .

Il metodo dell'OMS: morti dirette e indirette

L'eccesso di mortalità comprende i decessi associati direttamente al Covid ma anche le morti indirettamente causate dal virus (a causa dell'impatto della pandemia sui sistemi sanitari e sulla società). Questi ultimi sono attribuibili ad altre condizioni di salute per le quali le persone non hanno potuto accedere alla prevenzione e alle cure perché i sistemi sanitari sono stati sovraccaricati dalla pandemia. Il numero stimato di morti in eccesso può essere influenzato anche da decessi evitati durante la pandemia a causa dei minori rischi di determinati eventi, come incidenti automobilistici o infortuni sul lavoro. La nuova valutazione dell'Oms è il risultato di una collaborazione globale, supportata dal lavoro del "Technical Advisory Group for COVID-19 Mortality Assessment" e da consultazioni su basi nazionali: gruppo, convocato congiuntamente dall'OMS e dal Dipartimento per gli affari economici e sociali delle Nazioni Unite – il Desa – composto da molti dei massimi esperti mondiali, che hanno sviluppato una metodologia innovativa per generare stime di mortalità comparabili anche dove i dati sono incompleti o non disponibili.

OMS: "Investire in sistemi sanitari resilienti"

Secondo lo studio condotto dall'OMS la maggior parte delle morti in eccesso (84%) si concentra nel Sudest  asiatico, in Europa e nelle Americhe. Circa il 68% dei decessi i in  eccesso si concentra in soli 10 Paesi a livello globale. I dati confermano che il numero globale dei morti è maggiore fra gli uomini (57%) che fra le donne  (43%), ed ancora più alto negli anziani. "Questi dati, che fanno riflettere, non solo indicano l'impatto della pandemia ma anche la necessità – ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms – che tutti i Paesi investano in sistemi sanitari più resilienti, in grado di mantenere i servizi sanitari  essenziali durante le crisi: compresi sistemi di informazione e comunicazione sanitaria più forti".  Gli stati a reddito medio rappresentano l'81% dei 14,9 milioni di decessi in eccesso (53% nei paesi a reddito medio-basso e 28% nei paesi a reddito medio-alto) nel periodo di 24 mesi, con reddito alto e basso paesi ciascuno che rappresenta rispettivamente il 15% e il 4%.

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