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Covid 19

Per l’Iss in Italia calano casi Covid e ricoveri, con riaperture cruciale il rispetto delle regole

Secondo Silvio Brusaferro e Gianni Rezza, che hanno spiegato in conferenza stampa i dati del monitoraggio settimanale della situazione Covid in Italia elaborati dalla Cabina di Regia, nel nostro Paese “cala lentamente la curva dei contagi Covid e il numero dei ricoveri in area medica e in terapia intensiva, ma bisogna mantenere cautela e gradualità nella gestione dell’epidemia. Con le riaperture diventa cruciale il rispetto delle regole”.
A cura di Ida Artiaco
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In Italia cala lentamente la curva dei contagi Covid e il numero dei ricoveri in area medica e in terapia intensiva, tuttavia in alcune regioni il virus corre ancora rapidamente e bisogna mantenere cautela e gradualità nella gestione dell'epidemia per evitare una nuova ondata. È questa la fotografia scattata da Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di Sanità, della situazione epidemiologica nel nostro Paese nel corso della consueta conferenza stampa del venerdì pomeriggio per illustrare i risultati del monitoraggio settimanale effettuato dalla Cabina di Regia. "La mappa ci mostra come la circolazione in Europa del virus è presente in maniera significativa – ha sottolineato l'esperto -. In Italia vi è una decrescita dell'epidemia lenta ma progressiva. Il dato più puntuale riguarda l'incidenza: calcolata a ieri sera a 7 giorni è pari a 159 casi ogni 100mila abitanti, in diminuzione rispetto ai 182 della scorsa settimana. Tuttavia, siamo ancora lontani dal valore di 50 casi per 100mila abitanti che può garantire il tracciamento continuo dei casi".

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A scendere è anche l'indice Rt, a quota 0.81, quindi sotto la soglia di guardia di 1, anche se la situazione cambia da regione a regione. "Basilicata e Sicilia presentano uno scenario di tipo 2, mentre Sardegna e Calabria presentano uno scenario di tipo 1, ma quest'ultima caratterizzata anche da rischio alto". In calo anche l'età mediana delle diagnosi, arrivata a 43 anni, il che, secondo Brusaferro è la dimostrazione di "come la vaccinazione stia dando i suoi effetti, così come il calo dell'età mediana dei primi ricoveri, ora fermo a 67 anni. Questo perché la maggior parte degli over 80 è stato già immunizzato e si sta proseguendo con le fasce d'età over 70 e over 60″. Bene anche il dato sui ricoveri: "Decrescono in area medica, oggi rappresentano il 36% dell'occupazione dei posti letto, e anche in terapia intensiva c'è un calo anche se si supera ancora la soglia critica del 30%, con l'occupazione al 35%. Tutto questo – ha concluso Brusaferro – porta la Cabina di Regia e il Cts a esprimersi confermando la discesa lenta di casi e ricoveri in un quadro che però rimane impegnativo. L'incidenza resta elevata ed anche la circolazione della variante virale, quella inglese, deve portarci a mantenere cautela e gradualità nella gestione dell'epidemia. Con le riaperture diventa cruciale il rispetto delle regole".

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A lui ha fatto eco Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del Ministero della Salute. "La situazione è stazionaria in termini di nuovi positivi e tamponi effettuati, accompagnata da una diminuzione dei posti letto occupati in area medica – ha dichiarato -. Ma abbiamo sempre numero elevato di ingressi in TI, oggi ne sono stati 153, e numero elevato di decessi, che conferma che abbiamo avuto un miglioramento della situazione epidemiologica ma che va tenuta d'occhio. Dipende molto dai comportamenti dei singoli e dalle misure che si intraprendono. Quando si rilassano le misure bisogna fare attenzione alla ripresa dei contagi. Dobbiamo cercare un equilibrio tra esigenze dell'economia e quelle della curva dei casi. L'unica soluzione è l'accelerazione della campagna vaccinale. Altro elemento importante è avere strumenti di monitoraggio per intervenire laddove ci fossero fenomeni di ricrescita dei casi".

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