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Covid 19

Per il Comitato Tecnico Scientifico nuovi lockdown inevitabili se non si frena la movida dei giovani

Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, spiega che l’aumento dei contagi degli ultimi giorni è preoccupante. “Abbiamo una graduale ascesa dei numeri, ma soprattutto abbiamo anche persone giovani che stanno entrando nelle terapie intensive”. E ancora: “Mi preoccupa il senso di onnipotenza dei giovani. Se continua così nuovi divieti saranno inevitabili”.
A cura di Davide Falcioni
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L'Italia non è ancora fuori pericolo. Il costante aumento dei casi degli ultimi giorni dimostra che il coronavirus continua a rappresentare un'insidia importante da non sottovalutare. Per questo secondo Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, rilassarsi sarebbe un grave errore. Il virus infatti c’è, circola e abbassare la guardia significa che se i contagi continueranno a crescere “i lockdown locali saranno inevitabili”. In un'intervista rilasciata al Corriere della Sera Miozzo spiega: "Ci piacerebbe molto far tornare la situazione alla normalità. Ma adesso c’è grande preoccupazione”. "Abbiamo una graduale ascesa dei numeri, ma soprattutto abbiamo anche persone giovani che stanno entrando nelle terapie intensive. Nessuno è invulnerabile. Ricordiamoci che questa è una malattia maledetta. Quando colpisce può fare male".

Secondo il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico la riapertura delle frontiere europee e il mancato rispetto delle norme di distanziamento fisico sono state all'origine di numerosi nuovo focolai. I casi registrati negli ultimi giorni, infatti, spesso riguardano italiani rientrati dall'estero, "persone che scoprono di aver ballato troppo e di aver fatto vacanze nel pieno disprezzo delle regole minime che con ossessione continuiamo a raccomandare perché sono le uniche vere terapie protettive. Dobbiamo limitare gli assembramenti. Possiamo anche bere lo spritz, ma se ci ammucchiamo non ci sarà scampo".

Insomma, sono i comportamenti dei giovani a destare preoccupazione. "Nell’ambito del Cts abbiamo sempre avvisato che le discoteche riaperte sarebbero state un pericolo. Quando ci hanno chiesto di concedere spazi di divertimento musicale, abbiamo posto come condizione che ci fossero controlli severi. Però dubito sinceramente che si vada a ballare stando a distanza di due metri", ha spiegato Miozzo, secondo cui è necessario non vanificare gli sforzi fatti finora anche in virtù del principale obiettivo dei prossimi mesi, la riapertura delle scuole. "Mi preoccupa il senso di onnipotenza dei giovani. Se continua così nuovi divieti saranno inevitabili. L’andamento della curva epidemica ci dice che l’Italia è in movimento e il virus sta viaggiando. Se ci faremo sfuggire nuovi focolai avremo guai seri".

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