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Per Bassetti l’obbligo di mascherina al chiuso è “fuori dal tempo e della scienza”

In vista del primo maggio e della possibile abolizione dell’obbligo di mascherina al chiuso, Matteo Bassetti ha definito la misura “fuori dal tempo e dalla scienza”. Più cauti Andreoni e Pregliasco: “Vediamo prima i dati”.
A cura di Ida Artiaco
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Mentre il governo valuta se prorogare o meno l'obbligo di utilizzo delle mascherine negli ambienti al chiuso, arrivano anche i pareri degli esperti. Tra questi, c'è Matteo Bassetti, che all'AdnKronos Salute ribadisce ancora una volta il suo "no" all'utilizzo di questo dispositivo di protezione che definisce "fuori dal tempo e dalla scienza". Secondo l'infettivologo del San Martino di Genova, "la mascherina deve passare da essere un obbligo ad essere un presidio utilizzato in modo appropriato quando però serve. Il compito del ministero della Salute non è obbligare le persone ad usarlo al chiuso ma ad usarlo nel modo migliore. Questo dovrebbe essere l'obiettivo di un ministero della Salute moderno e che sta dalla parte dei cittadini". E poi ancora: "Continuare con la politica degli obblighi nel 2022, di fronte ad una situazione diversa rispetto al 2020 e al 2021, vuol dire avere una logica anacronistica più vicina a sistemi totalitari che alle democrazie europee. Dispiace che il ministro Speranza ascolti solo alcuni esperti che gli dicono di fare come lui vuole".

Tra questi, un atteggiamento più cauto è quello di Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit): "Dovremmo capire che non conviene annunciare date precise sulla fine di questa misura. È difficile comprendere quello che potrà accadere. Si parla molto della data del primo maggio, ma mi sembra più un desiderio che una realtà concreta. Io credo che le precauzioni vadano mantenute e un ragionamento si potrà fare sullo stop alle mascherine al chiuso quando i casi giornalieri torneranno sotto i 5mila al giorno. Il dispositivo di protezione non ha stagionalità, ma sotto questo dato avremmo maggiori garanzie di non incontrare così facilmente un positivo. Stiamo attenti a mandare messaggi sbagliati come accaduto nel 2020 o nel 2021″.

Di proroga dell'obbligo delle mascherine al chiuso ha parlato anche Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università di Milano: "Vediamo come vanno avanti i dati. Perché se si conferma questo Rt inferiore a 1 allora via via dovrebbe finire questa onda e in questo caso lasciamo andare anche questo", ha spiegato all'Ansa. Ma i soggetti fragili o persone che li assistono "devono assolutamente continuare a indossarla. Continuiamo a usarla ma con buon senso nell'ottica delle situazioni di rischio". La fine dell'obbligo di mascherina al chiuso è prevista per il primo maggio, ma, considerando anche la curva epidemiologica, è possibile che il governo decida di andare verso un’abolizione selettiva e non generalizzata, in particolare la regola dovrebbe rimanere valida almeno fino a giugno sui mezzi pubblici e al cinema, oltre che a scuola.

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