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Per 15 anni spreco di soldi pubblici per opere inutili, arrestato ex sindaco di S. Stefano Roero

I manette ex sindaco e segretaria comunale di Santo Stefano Roero, in provincia di Cuneo, ma anche due tecnici comunali e due professionisti, un architetto e un geometra. Tra le opere inutili indicate dai finanzieri spiccano un’area camper sprovvista di strada per l’accesso e un campo sportivo su un altro già esistente e inutilizzato.
A cura di Antonio Palma
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Per oltre 15 anni avrebbero sperperato denaro pubblico con opere spesso inutili e gonfiando il prezzo, riuscendo così a ottenere largo consenso elettorale ma creando anche un enorme buco di bilancio di oltre 1,3 milioni, queste le pesanti accuse nei confronti di ex sindaco e segretaria comunale di Santo Stefano Roero, in provincia di Cuneo, arrestati nelle scorse ore dalla Guardia di Finanza nell'ambito di un'inchiesta della procura di Asti. Insieme a Renato Maiolo e Anna Maria Di Napoli, sua compagna, in manette sono finiti anche due tecnici comunali e due professionisti, un architetto e un geometra a cui il comune aveva frequentemente conferito incarichi tecnici. Nei loro confronti, su richiesta della Procura, il gip ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Le accuse a vario titolo nei loro confronti vano dalla truffa aggravata ai danni dello Stato alla turbativa d'asta, dalla falsità materiale e ideologica in atti pubblici al peculato. Secondo le indagini condotte delle Fiamme Gialle e coordinate dal sostituto procuratore di Asti Davide Lucignani, nel Comune piemontese  era stato creato un sistema di spreco di denaro pubblico e condotte illecite che, negli ultimi 15 anni, durante i diversi mandati dell'ex primo cittadino, erano diventate prassi  fino a sfociare nel commissariamento del settembre scorso. Secondo gli inquirenti, "in quindici anni l’amministrazione comunale è stata destinataria di circa 15 milioni di euro di finanziamenti statali, canalizzando ingenti contributi pubblici per la realizzazione di opere edilizie, talvolta inutili o inutilizzate". Tra le opere indicata dai finanzieri spiccano un’area camper sprovvista di strada per l’accesso e un campo sportivo su un altro già esistente e inutilizzato.

"All’interno delle progettazioni per la realizzazione delle varie opere venivano inserite spese ingiustificate e gonfiate, in modo tale da ottenere ingiusti profitti per sé e per i professionisti coinvolti a cui l’ente ha frequentemente conferito incarichi tecnici. Il tutto a danno delle risorse comunali" spiegano gli inquirenti ricordando che le gare venivano assegnate sempre agli stessi professionisti. "Tale attivismo per la realizzazione di opere pubbliche ha permesso da un lato ai professionisti di guadagnare maggiori profitti, dall’altro all’ex sindaco di ottenere consensi tra la cittadinanza, tanto da consentirgli di ricoprire a lungo la carica di primo cittadino e riuscendo così a consolidare una gestione privatistica del Comune" concludono i finanzieri.

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