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“Non mi fanno vedere mia figlia”, uomo si barrica a scuola a Foligno: si arrende al pm

Paura questa mattina a Foligno dove un uomo si è barricato all’interno di una scuola elementare e media della principale frazione del Comune in provincia di Perugia minacciando di farsi saltare in aria prima di arrendersi e convincersi a uscire. L’uomo ha motivato il suo gesto con presunte difficoltà nel vedere regolarmente la figlia dopo essersi separato.
A cura di Antonio Palma
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Paura questa mattina a Foligno dove un uomo si è barricato all'interno di una scuola elementare e media della principale frazione del Comune in provincia di Perugia minacciando di farsi saltare in aria prima di arrendersi e convincersi a uscire. Sul posto sono accorse subito le forze di polizia che hanno fatto evacuare i bambini e hanno messo sotto controllo la situazione. L'episodio nella primissima mattinata di giovedì nell'Istituto Comprensivo Galileo Galilei di Sant'Eraclio di Foligno quando i cancelli della scuola erano aperti per far entrare piccoli alunni. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo, la cui figlia sarebbe una delle scolare dell'istituto, sarebbe arrivato proprio in quel momento urlando frasi minacciose. Gli alunni sono stati fatti subito allontanare e l'uomo inizialmente si è barricato nella scuola proprio con la figlia, minacciando di avere un ordigno.

È subito scattato l'allarme e sul posto sono accorse le forze di polizia insieme ai sanitari del 118 e ai vigili del fuoco. Dopo aver verificato, la polizia ha comunque accertato che l'uomo non aveva con sé né armi né ordigni. Le forze dell'ordine quindi hanno avviato subito una trattativa con l'uomo che poco dopo ha fatto uscire anche la figlia. Infine si è deciso a uscire anche lui ed è stato preso in consegna dalla polizia che lo ha condotto in procura a Spoleto. L'uomo aveva dei contenitori e dei fili rivelatisi un falso ordigno ma sono comunque in corso accertamenti da parte degli artificieri. Come ha spiegato lui stesso agli agenti, alla base del suo gesto ci sarebbero questioni personali e famigliari.

Parlando col procuratore di Spoleto Alessandro Cannevale, che è intervenuto sul posto e lo ha convinto ad arrendersi e desistere, l'uomo ha motivato il suo gesto con presunte difficoltà nel vedere regolarmente la figlia dopo essersi separato. La piccola infatti sarebbe stata affidata alla ex moglie e a lui non sarebbe concesso di vederla regolarmente. L'uomo aveva chiesto chiede di poter parlare con un magistrato e alla vista di Cannevale, ha consegnato la cintura con dei fili e una scheda elettrica con la quale aveva minacciato di farsi esplodere, spiegando che era un falso ordigno. Come fanno sapere dalla questura di Perugia, la situazione però è stata sempre  sotto controllo da parte dalla polizia e nessuno è rimasto ferito. La posizione dell'uomo è al vaglio degli inquirenti.

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