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L'omicidio di Melania Rea

Parolisi chiede uno sconto di pena, fratello di Melania Rea: “È senza vergogna”

Michele Rea reagisce alle richieste dei legali di Parolisi: “È stato condannato a soli 20 anni di carcere. Tra qualche anno sarà già fuori per i primi permessi premio e oggi chiede ancora una riduzione della pena?”
A cura di Antonio Palma
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"Salvatore Parolisi ha ucciso mia sorella Melania ed è stato condannato a soli 20 anni di carcere, non mi capacito che chieda ancora uno sconto di pena", così il fratello di Melania Rea, Michele, ha reagito alla notizia che l'ex militare condannato si sta apprestando a chiedere ai giudici un ulteriore sconto di pena dopo quello già concesso dalla Corte d’Assise d’Appello di Perugia. Lo scorso anno infatti l'uomo fu condannato a venti anni nel processo d'appello bis per l'omicidio della moglie, uccisa il 18 aprile del 2011 in un bosco a Ripe Civitella, in provincia di Teramo.

La sua pena fu ricalcolata per decisine della Cassazione. La suprema corte dopo i primi gradi di giudizio condannò in via definitiva il militare ritenendo però che la su pena dovesse ere ricalcolata rispetto agli iniziali trenta anni di reclusione perché “la mera reiterazione dei colpi” non può essere ritenuta un'aggravante della pena. Ora però gli avvocati dell'ex caporalmaggiore dell'esercito sono pronti a tornare i tribunale per chiedere il riconoscimento delle cosiddette "attenuanti generiche" e dunque un ulteriore sconto di pena.

Un'eventualità che la famiglia di Melania Rea non ha accolto ovviamente con favore ritenendo la pena inflitta all'uomo già molto lieve. "Spero che la Cassazione rigetti la richiesta" ha speigato il fratello della donna , Michele Rea, intervistato dal settimanale Giallo, ricordando che "nel corso delle indagini e dei processi è stato dimostrato che Parolisi è una persona senza scrupoli. Non si è fermato al delitto, ma ha anche oltraggiato il cadavere".

"Non mi capacito  di come possa un assassino condannato in via definitiva chiedere ancora uno sconto di pena. Parolisi ha ucciso mia sorella Melania ed è stato condannato a soli 20 anni di carcere. Tra qualche anno sarà già fuori per i primi permessi premio, e oggi lui che cosa fa? Chiede ancora una riduzione della pena!” ha sottolineato Michele Rea, concludendo: " La richiesta di un ulteriore sconto di pena è l’ennesima offesa alla memoria di Melania. Tra le motivazioni addotte dall’assassino di mia sorella vi sarebbe anche l’attaccamento alla figlioletta. Se non ci trovassimo di fronte a una tragedia, mi verrebbe da ridere… Ora Parolisi sostiene di essere attaccato alla bambina, dimenticando però di averne ucciso la mamma proprio sotto i suoi occhi, quando la piccola aveva appena 18 mesi. Se davvero fosse attaccato alla figlia, non le avrebbe rovinato la vita per sempre uccidendo la sua mamma"

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