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Parma, operaio di 20 anni muore schiacciato in un’azienda alimentare

L’incidente è avvenuto questa mattina: un ragazzo di 20 anni è morto schiacciato un’azienda alimentare di Lesignano Bagni, nel parmense.
A cura di Davide Falcioni
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Ancora un drammatico incidente sul lavoro nella mattinata di oggi, martedì 16 novembre, all'interno di un'azienda alimentare di Lesignano Bagni, in provincia di Parma. Per cause in corso di accertamento un operaio di 20 anni è morto schiacciato mentre stava effettuando alcune lavorazioni. Secondo le prime informazioni il ragazzo, verso le ore 11, sarebbe stato schiacciato da un macchinario e sarebbe poi deceduto sul colpo. Sul posto sono arrivati i soccorritori del 118 che non hanno potuto fare altro che constatare la morte del giovane. Sono giunti, per un sopralluogo, anche i carabinieri di Lesignano  Bagni e gli operatori della Medicina del Lavoro dell'Ausl: il loro compito è ricostruire la dinamica e le cause dell'incidente, anche per accertare eventuali responsabilità e carenze nella sicurezza sui luoghi di lavoro.

In una nota la Cgil ha commentato: "È inaccettabile che si debba assistere a un continuo stillicidio di morti e incidenti gravi sul lavoro – dichiarano Tina Balì e Andrea Gambillara della Flai Cgil – È da tempo che chiediamo un’adeguata formazione dei lavoratori e meccanismi di prevenzione da parte delle aziende per far sì che non si debba piangere operai come questo ragazzo di poco più di vent’anni. La rincorsa al massimo profitto, con l’abbattimento dei costi per la sicurezza non si può tollerare".

Nei primi 8 mesi del 2021 tre morti al giorno sul lavoro

Il 10 ottobre, in occasione della Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, l'Inail ha pubblicato un dossier riguardante i primi otto mesi di quest'anno: in totale, da gennaio ad agosto, sono morte 772 persone sul lavoro, più di tre al giorno. Le denunce di infortunio sul posto di lavoro sono aumentate rispetto all'anno scorso: in totale sono state 349.449, cioè 27 mila in più rispetto allo stesso periodo del 2020. Con la fine dello smart working è aumentato in particolar modo il numero di incidenti in itinere, ovvero lungo il tragitto tra casa e luogo di lavoro. Anche se è vero che i casi mortali sono in calo, l'Inail sottolinea che i dati vanno comunque analizzati con cautela perché, riferendosi al 2020, risultano comunque influenzati dalla pandemia di Covid. In altre parole, devono ancora essere conteggiati un numero rilevante di decessi da contagio.

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