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Parma, dona ambulanza ai volontari e rimane anonima: “Insieme ce la faremo”

“La nostra benefattrice si è immedesimata nei volontari. Quelli che quotidianamente indossano la divisa e prestano servizio, di cui non ci si ricorda il volto, bensì i gesti di cura e attenzione verso l’altro; così ha compiuto lei un gesto di estrema generosità e altruismo, senza desiderio di apparire” hanno commentato i volontari dell’Assistenza Pubblica di Parma.
A cura di Antonio Palma
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Un graditissimo regalo ha inaugurato il nuovo anno di lavoro dei soccorritori sanitari dell’Assistenza Pubblica di Parma: una benefattrice ha donato una intera ambulanza senza rivelarsi e preferendo rimanere completamente anonima. A accontentare il bel gesto gli stessi volontari dell’Assistenza Pubblica di Parma, l’organizzazione di volontariato a cui è andato il mezzo di soccorso per espressa volontà della donatrice. “Non sappiamo molto, di lei. Sappiamo che è donna e sappiamo che vuole bene alla comunità in cui vive. Non ce lo ha semplicemente detto, lo ha dimostrato: donando all’Assistenza Pubblica di Parma un’ambulanza” hanno fatto sapere i volontari non nascondendo la grande sorpresa soprattutto per la volontà ferrea della donatrice di preservare la sua identità.

La donna infatti per rafforzare la sua riservatezza ha preferito non avere alcun contatto diretto coi volontari affidandosi per l’intera operazione a un notaio che ne garantisse l’anonimato. Unica richiesta una piccola scritta sulla fiancata dell’ambulanza  che è stata subito riprodotta e che recita: “Insieme ce la faremo  Grazie Mamma Maria”. La donna però non ha voluto nessun ringraziamento personale né tantomeno foto o video che la ritraessero al momento della consegna del mezzo di soccorso ribattezzato Papa 12 dall’Assistenza Pubblica di Parma.

“Nessuna dichiarazione o intervista, niente telecamere pronte a filmare il gesto di generosità: la sua sola richiesta è stata di apporre sulla fiancata dell’ambulanza una frase di speranza e gratitudine, tanto semplice quanto perfetta, a suggellare il valore dell’impegno comune che vince, e l’apprezzamento per quanto la Pubblica ha fatto per gli altri” hanno spiegato dall’organizzazione di volontariato parmense, aggiungendo: “La nostra benefattrice si è immedesimata nei volontari. Quelli che quotidianamente indossano la divisa e prestano servizio, di cui non ci si ricorda il volto (ormai spesso avvolto da tuta, mascherina e visiera), bensì i gesti di cura e attenzione verso l’altro; così ha compiuto lei un gesto di estrema generosità e altruismo, senza desiderio di apparire: ‘volontaria-mente', ovvero in modo volontario e consapevolmente”. “Generosa donatrice, che un giorno vedrà passare la Papa 12 e nasconderà un sorriso sotto la mascherina: la Pubblica ci crede, insieme ce la faremo” hanno concluso i volontari.

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