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“Papa Francesco verso le dimissioni per problemi di salute”: Cosa c’è di vero nelle voci sull’addio

“Papa Francesco vicino alle dimissioni per problemi di salute”: le voci di un abbandono da parte di Bergoglio sono sempre più insistenti in questi giorni, ma non trovano conferma in alcun dato ufficiale. Il pontefice, invece, ha confermato alcuni viaggi all’estero previsti per i primi giorni di settembre.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Il Papa all’udienza generale nella Biblioteca del Palazzo Apostolico (La Presse)
Il Papa all’udienza generale nella Biblioteca del Palazzo Apostolico (La Presse)

Papa Francesco starebbe pensando alle dimissioni a causa dei suoi problemi di salute. Le voci non trovano per ora conferme in dati ufficiali. Il Pontefice, che compirà 85 anni il 17 dicembre, è sicuramente stato messo in difficoltà dai problemi di salute che lo hanno costretto a subire un'operazione chirurgica al colon presso il policlinico Gemelli, ma la dimissione resta un'ipotesi remota. Bergoglio, anzi, ha ripreso le udienze private e ha confermato i prossimi appuntamenti all'estero. Il primo riguarda la visita dal 12 al 15 settembre a Budapest per la chiusura del Congresso eucaristico internazionale mentre il secondo sarà in Slovacchia per una visita pastorale.

I due viaggi prevedono un'agenda fitta di incontri e spostamenti decisi prima del ricovero al Policlinico Gemelli. Nonostante l'operazione, Papa Francesco non ha minimamente modificato il programma anche dopo la degenza di dieci giorni. Se non si tratta del segno evidente di una ripresa dal punto di vista della salute (difficile vista anche la soglia dell'età), è se non altro un modo per sottolineare che il Papa si sente sicuro e determinato nel portare avanti i compiti del ruolo di Pontefice.

L'apertura del pre conclave

L'operazione al colon era stata a lungo programmata ma tenuta nascosta anche ai più stretti collaboratori. Dopo dieci giorni di degenza, però, Bergoglio è tornato a lavorare al solito ritmo. Nonostante il tentativo di mostrarsi pronto a ripartire come sempre, si sono comunque aperti in Vaticano i giochi del pre conclave. A iniziare questo nuovo capitolo, in realtà, sono state le dimissioni del cardinale arcivescovo di Monaco e Frisinga Reinhard Marx. In quell'occasione, aveva puntato il dito contro Papa Bergoglio, accusandolo di aver fallito nella lotta alla pedofilia nella Chiesa. "I continui procedimenti a carico di membri del clero nell'ultimo decennio hanno evidenziato anche i miei errori dal punto di vista personale e amministrativo. Tanti altri sbagli, invece, sono sistemici o dell'istituzione nei suoi piani più alti" aveva scritto in una lunga lettera sul suo addio. Il porporato tedesco è uno dei membri del Consiglio dei cardinali che ha elaborato la riforma della Curia romana e il suo attacco è un duro colpo per l'immagine del Vaticano che Bergoglio ha cercato di fornire in questi anni. Soprattutto, lo è alla luce degli scandali sulla pedofilia che hanno investito il mandato di Benedetto XVI, impegnato nel 2010 nell'arginare le polemiche esplose dall'Irlanda agli Stati Uniti d'America. Poco dopo, il Papa ha annunciato le dimissioni. In particolare, il fratello del pontefice emerito fu protagonista della storia di violenze ai danni di 547 bambini del coro di Regensburger Domspatzen. Il monsignore ammise di essere a conoscenza delle percosse sui bambini da parte di preti e insegnanti tra il 1945 e i primi anni '90. Poi ammise, tra lo stupore generale, di aver schiaffeggiato anche lui qualche volta i bimbi del suo coro.

Dopo le accuse di Marx, il malumore tra i cardinali bergogliani ha aperto una riflessione sulle riforme del pontificato. L'operazione subita dal pontefice, inoltre, ha rallentato qualsiasi tentativo di continuare sulla strada tracciata a inizio mandato, nel 2013. La malattia segnò a lungo il pontificato di Wojtyla, ma il pre conclave durò circa un decennio prima che la morte del Papa polacco aprisse davvero la discussione su una nuova elezione.

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