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Papa Francesco: “Populismi mi ricordano anni ’30, scontro di civiltà retorica che alimenta odio”

“Mi fanno paura i populismi, mi ricordano gli anni ’30. La retorica dello scontro di civiltà serve solo a giustificare la violenza e ad alimentare lʼodio”. Lo ha detto Papa Francesco questa mattina durante l’incontro ‘Mediterraneo frontiera di pace’ che si è tenuto nella Basilica di San Nicola a Bari. Il Pontefice ha parlato di migrazioni, guerre, accoglienza e muri, invitando a non ignorare chi viene nel nostro paese per vivere un’esistenza dignitosa.
A cura di Natascia Grbic
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Si è tenuto oggi, nella nella Basilica di San Nicola a Bari, l'incontro ‘Mediterraneo frontiera di pace' organizzato dalla Conferenza episcopale italiana. 58 vescovi di 20 Paesi si sono riuniti per ascoltare le parole di Papa Francesco, che ha parlato di guerra, accoglienza, migranti e ritorno dei populismi. Uno scenario che preoccupa il Pontefice, che vede il ritorno del clima politico degli anni '30. "Mi fanno paura i populismi, mi ricordano gli anni '30 – ha dichiarato – La retorica dello scontro di civiltà serve solo a giustificare la violenza e ad alimentare lʼodio". Il riferimento è ovviamente ai migranti che arrivano nel nostro paese in cerca di una vita migliore, e che sono spesso al centro di attacchi d'odio. "Non accettiamo mai che chi cerca speranza per mare muoia senza ricevere soccorso o che chi giunge da lontano diventi vittima di sfruttamento sessuale, sia sottopagato o assoldato dalle mafie".

Papa Francesco a Bari: "Basta innalzare muri"

Papa Francesco prosegue parlando di accoglienza e integrazione: due percorsi non di facile e immediata attuazione, ma necessari. E per renderli possibili, non si possono innalzare muri perché "ci si preclude l'accesso alla ricchezza di cui l'altro è portatore e che costituisce sempre un'occasione di crescita". "Tra coloro che nell'area del Mediterraneo più faticano vi sono quanti fuggono dalla guerra o lasciano la loro terra in cerca di una vita degna dell'uomo – ha aggiunto – Il numero di questi fratelli , costretti ad abbandonare affetti e patria e ad esporsi a condizioni di estrema precarietà, è andato aumentando a causa dell'incremento dei conflitti e delle drammatiche condizioni climatiche e ambientali di zone sempre più ampie". Di fronte a questo dramma, bisogna non essere sordi a chi "sta invocando aiuto". Non farsi prendere dall'odio, dalla paura, ma tendere una mano a chi soffre. "Si fa strada un senso di paura, che porta ad alzare le proprie difese davanti a quella che viene strumentalmente dipinta come un'invasione – ha aggiunto Papa Francesco – La retorica dello scontro di civiltà serve solo a giustificare la violenza e ad alimentare l'odio".

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