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Paolo, Marco, Nicolò e Giuseppe: ecco chi sono i 4 operai morti ieri alla Coimpo di Adria

I quattro lavoratori sono morti a causa dell’esalazione di acido solforico nella ditta Coimpo, specializzata nello smaltimento di rifiuti industriali.
A cura di Davide Falcioni
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Prima l'esplosione, poi la nube, l'odore dolciastro che penetra nel naso, quindo i polmoni che lanciano degli spasmi e si chiudono. Sono morti così ieri ad Adria quattro lavoratori della Coimpo – una ditta che si occupava dello smaltimento di rifiuti industriali: si chiamavano Paolo Valesella, Marco Berti, Nicolò Bellato e Giuseppe Baldan. Ma chi erano? Com'era la loro vita prima della tragedia?

Paolo Valesella aveva 53 anni e lavorava alla Coimpo da 8 anni: non era sposato né fidanzato, ma lascia i fratelli Luigino Bruno e Agostino. Assuno come lavoratore edile, nell'azienda era il classico "tutto fare" e per questo era considerato uno degli uomini più affidabili dell'azienda insieme all'amico Stefano Amà – anch'egli dipendente della ditta veneta – morto quasi tre anni in un incidente in campagna: i due non erano solo molto amici, ma condividevano la passione per i motori.

Morti per soccorrere i colleghi

Marco Berti aveva 47 anni e abitava a Rovigo: sposato, aveva un figlio, ma il pensiero della famiglia non gli ha impedito di mettere a rischio la sua vita – arrivando a perderla – per cercare di salvare i primi colleghi che in seguito all'esplosione della cisterna si sono sentiti male. Berti era un dipendente storico: quando ha visto che l'acido si riversava sul terreno e un operaio iniziava ad accusare i primi malori è salito sul pick up ed ha cercato di salvargli la vita. Con lui c'era Nicolò Bellato, chiamato "il ragioniere": aveva 28 anni e da circa 3 mesi aveva preso casa ad Adria insieme alla compagna, con la quale sognava di costruire un avvenire sereno. Si è accorto che stava accadendo qualcosa di grave dai monitor del suo ufficio: a quel punto – senza immaginare le conseguenze e senza nessuna protezione – si è precipitato a soccorrere i colleghi salendo sull'auto con Marco Berti. I due sono morti praticamente insieme.

L'ultima vittima è Giuseppe Baldan, veneziano, da tutti chiamato Dino. Sposato con Monica, aveva una figlia di 12 anni e una di 17. Guidava l'autocisterna contenente l'acido ed è stato il primo a sentirsi male ieri.

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