617 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Rovigo: quattro operai morti per esalazione di acido solforico. Errore umano?

Il dramma in una ditta specializzata nello smaltimento di rifiuti ad Adria. Ferito anche un vigile del fuoco. Le vittime sono state uccise da una nube tossica, dopo lo scoppio in una cisterna.
A cura di Biagio Chiariello
617 CONDIVISIONI
Immagine

Ore 17.20 – Errore umano alla base della tragedia? – Alla base dell'incidente che ha causato la morte dei quattro operai di Adria ci sarebbe un errore umano. A dichiararlo è stato lo stesso comandante dei vigili del fuoco di Rovigo, Girolamo Bentivoglio: "C'è stata una errata manovra nel processo che la ditta faceva per trattare questi reflui, che ha comportato la nube tossica di anidride solforosa". Secondo Bentivoglio la nube tossica che ha ucciso i quattro uomini e ferito un quinto operaio, si sarebbe formata da un miscuglio di acidi – acido solforico ed ammoniaca – che vengono utilizzati nel trattamento dei reflui industriali per renderli inerti.

UPDATE –  Le vittime salgono a quattro – Si aggrava il bilancio del tragico incidente sul lavoro avvenuto stamane in un'azienda di Adria: salgono infatti a quattro i morti. Il cadavere di un quarto operaio è stato scoperto a distanza di tre ore dal fatto, che sarebbe dovuto a una anomala esalazione di acido solforico dovuta a una reazione chimica creata da uno sversamento di liquidi.

Drammatico incidente sul lavoro in una ditta per lo smaltimento di rifiuti industriali ad Adria, in provincia di Rovigo. Tre operai sono morti a causa delle inalazioni di acido solforico causato dallo scoppio di una cisterna. Il bilancio è anche di un altro operaio e di un vigile del fuoco feriti. Sul posto anche il personale del Suem 118, oltre che i carabinieri e i vigili del fuoco che hanno ‘blindato’ il sito per i rilievo. Il pompiere è rimasto ferito proprio durante le operazioni di soccorso ed è stato portato per precauzione al pronto soccorso dell’ospedale di Rovigo. Presenti anche i tecnici dello Spisal che dovranno accertare se gli operai hanno rispettato tutte le misure di sicurezza, mentre quelli dell'Arpav con le centraline mobili sono sul posto per monitorare il livello di tossicità dell’aria. C’è però da dire che secondo le prime informazioni, le vittime stavano lavorando con tutta l’attrezzatura – maschera e bombole – prevista in questi casi. Le indagini sono coordinate dal pubblico ministero di turno della procura di Rovigo, Sabrina Duò.

 I cadaveri dei tre operai non ancora rimossi

L’incidente è avvenuto nella mattinata, fra le 10 e le 10.30. Più tardi sono arrivati davanti all’azienda il sindaco di Adria Massimo Barbujani e il vice Giorgio D’Angelo. Con loro c’era anche la senatrice leghista Emanuela Munerato. "È una disgrazia", ha detto quest'ultima. "Non avevo mai ricevuto nessuna segnalazione su eventuali problemi legati alla sicurezza di questo sito produttivo, solo le lamentale di chi abita qui vicino per le esalazioni che venivano diffuse nell’aria". I cadaveri dei tre operai deceduti non sono stati ancora portati via, perché in questo momento si sta procedendo alle operazioni di messa in sicurezza della struttura, specialmente per quel che concerne le esalazioni dell’acido. Le famiglie delle vittime non sono state ancora tutte avvisate.

Nessun rischio di nube tossica

"Non c'è alcun rischio di inquinamento né di nube tossica all'esterno dell'azienda in cui è avvenuto l'incidente". Lo ha detto ilcomandante dei vigili del fuoco di Rovigo, Girolamo Bentivoglio, garantendo ai cittadini che la situazione dell'impianto della Co.Im.Po è sotto controllo. "L'area colpita dalla nube di anidride solforosa – ha aggiunto – è solo quella interna alla ditta".

617 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views