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Esplosione nella centrale idroelettrica di Suviana

Chi sono le vittime dell’esplosione di Suviana: i nomi degli operai morti nella centrale

È di sette morti il bilancio definitivo dell’esplosione nella centrale idroelettrica sul lago di Suviana. Le vittime si chiamavano Pavel Petronel Tanase, Mario Pisani, Adriano Scandellari, Paolo Casiraghi, Alessandro D’Andrea, Vincenzo Garzillo e Vincenzo Franchina, avevano tra i 36 e i 73 anni.
A cura di Eleonora Panseri
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Da sinistra a destra partendo dall'alto, Vincenzo Franchina, Pavel Petronel Tanase, Paolo Casiraghi, Vincenzo Garzillo, Adriano Scandellari, Alessandro D'Andrea, Mario Pisani.
Da sinistra a destra partendo dall'alto, Vincenzo Franchina, Pavel Petronel Tanase, Paolo Casiraghi, Vincenzo Garzillo, Adriano Scandellari, Alessandro D'Andrea, Mario Pisani.
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Avevano tra i 36 e i 73 anni le sei vittime identificate della tremenda esplosione avvenuta nel pomeriggio di martedì 9 aprile, alla centrale idroelettrica Enel Green Power del bacino artificiale di Suviana, sull'Appennino bolognese. Si chiamavano Pavel Petronel Tanase, Mario Pisani, Adriano Scandellari, Paolo Casiraghi, Alessandro D'Andrea, Vincenzo Garzillo e Vincenzo Franchina.

Gli operai stavano lavorando al collaudo di una turbina al piano -8 della centrale idroelettrica quando, all’improvviso e per cause che restano ancora da chiarire, è scoppiato l’alternatore. Gli uomini sono morti sul colpo. La Procura di Bologna indaga sull'incidente e ha aperto un fascicolo di indagine, ipotizzando per ora i reati di disastro e omicidio colposo.

Chi era Vincenzo Franchina, la vittima più giovane della tragedia a Suviana

Vincenzo Franchina era nato a Patti il 12 maggio 1988, ma viveva a Sinagra, in provincia di Messina. Era un elettricista industriale e si era diplomato all’istituto tecnico industriale Torricelli. Si era sposato di recente e da pochi mesi era diventato papà.

Vincenzo Franchina, 36 anni.
Vincenzo Franchina, 36 anni.

"Era felice per essere diventato padre e per aver trovato un posto di lavoro che gli prospettava stabilità", scrive un amico che lo descrive in un lungo post su Facebook. "Buono come il pane, ricordo ancora i compleanni dei 18 anni degli amici dove la spensieratezza e l'incoscienza ci proiettava in un mondo di sogni fino all'alba. Mai una parola fuori posto, mai un gesto da bullo, mai nulla da poter dire sul suo conto se non quello di essere veramente troppo buono".

Il 73enne Mario Pisani era un ex dipendente Enel

Mario Pisani, 73 anni
Mario Pisani, 73 anni

La seconda vittima, la più anziana, è Mario Pisani, ex dipendente Enel 73enne, nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe. Era molto conosciuto tra i concittadini, aveva guidato numerose associazioni sportive negli anni passati. Come si legge sul Corriere della Sera, era stato presidente e giocatore del locale circolo tennis, di una società di calcio e di altri enti. Per motivi di lavoro si allontanava spesso da casa, lascia la moglie, due figli adulti e i nipoti.

"Non era il classico operaio che lavora fino a tardi per integrare il reddito, ma probabilmente era lì come consulente esterno considerando la sua esperienza in materia impiantistica", dice Francesco Leo, il sindaco di San Marzano di San Giuseppe, il paese del Tarantino in cui risiedeva Pisani. Secondo il sindaco, "aveva gestito una ditta che realizzava impianti in strutture di una certa rilevanza come inceneritori, svolgendo lavori anche per enti pubblici". Fino a pochi anni fa risiedeva a San Marzano, dove vive una figlia e alcuni nipoti.

La terza vittima è Pavel Petronel Tanase

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Con loro c'era anche il 46enne Pavel Petronel Tanase, di origine romene ma residente a Settimo Torinese. Sposato con due figli, lavorava per una ditta esterna negli impianti della centrale, dove ieri era previsto un collaudo. "La comunità intera, sconvolta da questo devastante incidente dove piangiamo nuovamente persone cadute sul luogo di lavoro, si stringe nel cordoglio ai familiari e agli amici delle vittime, in particolare ai cari del nostro concittadino", fanno sapere dal Comune di Settimo Torinese.

Adriano Scandellari, 57 anni: aveva ricevuto la Stella al Merito del Lavoro

Adriano Scandellari, 57 anni.
Adriano Scandellari, 57 anni.

La quarta vittima identificata della strage di Suviana è Adriano Scandellari, 57 anni, nato a Padova e residente a Ponte San Nicolò. L'uomo era un lavoratore specializzato di Enel Green Power, nella funzione di O&M Hydro. Di recente era stato insignito con la stella al merito per il lavoro dal capo dello Stato, Sergio Mattarella.

"Ci stringiamo alla sua famiglia e a quelle degli altri caduti, ed esprimiamo tutta la nostra vicinanza. Sono certo di esprimere il cordoglio di tutti i Veneti. Scardellari, con il suo sacrificio, ha onorato fino in fondo, fino all'estremo, la Stella al Merito del Lavoro che ha ricevuto l'anno scorso dal Presidente ella Repubblica Mattarella. Il Veneto non lo dimenticherà. Per il Veneto, colpito in prima persona dalla tragedia, questi giorni sono molto tristi", ha scritto in una nota il presidente del Veneto, Luca Zaia.

Paolo Casiraghi, 59 anni: la passione per l'Inter e i tanti viaggi di lavoro

Paolo Casiraghi, 59 anni
Paolo Casiraghi, 59 anni

Paolo Casiraghi aveva 59 anni, milanese, era un tecnico della Abb. Il 59enne aveva trascorsa la sua vita nella zona nord del capoluogo lombardo, fra i quartieri di Niguarda e Bicocca.

Era un grande tifoso dell'Inter, la sua vita era fatta di frequenti trasferte per motivi di lavoro. Il suo corpo è stato recuperato nella mattina di giovedì 11 aprile insieme a quella del padovano Adriano Scandellari.

Il 37enne Alessandro D'Andrea, da tre anni viveva nel Milanese

Alessandro D'Andrea, 37 anni.
Alessandro D'Andrea, 37 anni.

La sesta vittima della strage del bacino di Suviana è Alessandro D'Andrea, 37 anni, tecnico specializzato originario di Forcoli, un paese della provincia di Pisa, dove ha risieduto fino a tre anni fa prima di trasferirsi in Lombardia, insieme alla compagna, per lavorare per la Voith di Cinisello Balsamo.

La notizia della morte di Alessandro D’Andrea si è diffusa velocemente a Forcoli, dove abitano ancora i genitori del 37enne. "In questo momento di tremendo dolore rivolgiamo le nostre condoglianze e tutta la nostra vicinanza alla famiglia di Alessandro. Non ci sono parole per esprimere lo sconforto. Morire sul luogo di lavoro è intollerabile per un Paese civile", ha scritto il sindaco di Palaia, Marco Gherardini sulla sua pagina Facebook.

Vincenzo Garzillo, 68 anni: era partito da Napoli per Bologna

Vincenzo Garzillo, 68 anni.
Vincenzo Garzillo, 68 anni.

Vincenzo Garzillo, napoletano di 68 anni, è stato l'ultimo disperso ritrovato dopo l'esplosione. L'uomo, ex dipendente Enel come Pisani, da un anno e mezzo in pensione dopo 46 anni, era partito martedì scorso di mattina da Napoli per Bologna da dove aveva noleggiato un'auto per raggiungere la centrale.

Era particolarmente richiesto per la sua esperienza e veniva chiamato per svolgere consulenze in materia di grandi impianti idroelettrici. Garzillo, quando lavorava per Enel nella Centrale di Presenzano (provincia di Caserta) si occupava della riattivazione dei macchinari delle centrali idroelettriche.

Compito che da un anno svolgeva anche per la Lab Engineering, ditta di Ortona (provincia di Chieti), che si occupa di metanodotti, impianti di perforazione e produzione di olio e gas, e di tecnologie innovative. Nella sua qualità di esperto è stato mandato a Suviana per supervisionare alle operazioni di riattivazione delle macchine. 

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