Palermo, il Covid non ferma l’Ismett: figli donano parte di fegato ai genitori per il trapianto

Nei giorni dell’emergenza Covid fa specie dare notizia come quella che arriva da Palermo. All’Ismett sono stati eseguiti due trapianti di fegato da vivente su paziente adulto. Attualmente il centro siciliano è la sola struttura italiana ad aver mantenuto il programma attivo e adesso l’istituto palermitano è in procinto di potenziare il programma trapianto da vivente così da poter supplire alla carenza di donazioni che si è ulteriormente aggravata a causa della pandemia in corso. Come riporta Repubblica a donare una parte del proprio fegato sono stati i rispetti figli dei due pazienti che con il loro gesto hanno salvato la vita dei genitori. Il trapianto da vivente è possibile grazie alla capacità del fegato di rigenerarsi e tornare a dimensioni normali, sia nel donatore che nel ricevente, nel giro di poche settimane. Entrambi i donatori sono stati dimessi dopo pochi giorni dall'intervento.
"Quanto eseguito all'Ismett di Palermo onora la sanità italiana nel suo momento più complesso – afferma Ruggero Razza, assessore regionale alla Salute – È la dimostrazione che tra tantissime difficoltà il mondo della ricerca e dell'alta attività clinica vanno avanti. Il trapianto del fegato da vivente effettuato in questi giorni o quello di utero, primo in Italia, eseguito tre mesi fa a Catania, assumono ulteriore importanza proprio per la difficile convivenza con la pandemia. È giusto ricordare che il rapporto con Ismett ed università di Pittsburgh continua ad essere strategico anche nella gestione dell'epidemia in Sicilia. Nella prima fase dell'emergenza, come si ricorderà, siamo riusciti ad ottenere un approvvigionamento autonomo di dpi, adesso Ismett è parte attiva nella recettività ospedaliera Covid".
Il trapianto da vivente all'Ismett di Palermo è possibile sia per il rene che per il fegato, sia nel caso di paziente adulto che paziente pediatrico. In totale, dall'inizio del programma da vivente, sono stati eseguiti 277 trapianti di rene e 161 di fegato. "Ismett – sottolinea Salvatore Gruttadauria, direttore della Chirurgia addominale su pazienti adulti – sta proseguendo la propria attività anche in questo momento così difficile per tutto il sistema sanitario . I nostri sforzi sono concentrati a dare risposte ai tanti pazienti che a noi si rivolgono mettendo in campo tutte le opzioni medico-chirurgiche a nostra a disposizione. Considerata la straordinaria emergenza sanitaria, abbiamo deciso non solo di non sospendere il programma di trapianto da vivente ma anzi pensiamo adesso di potenziarlo ulteriormente così da poter dare risposte concrete ai tanti pazienti in lista di attesa