Palermo, finge di vaccinare coniugi no-vax: arrestata un’altra infermiera

Prima avrebbe finto di aver ricevuto la terza dose di vaccino anti Covid e poi avrebbe simulato la vaccinazione di due coniugi no-vax. Un'altra infermiera è stata arrestata a Palermo con l'accusa di falso ideologico e peculato. La 58enne lavorava nell'hub vaccinale della Fiera del Mediterraneo e presso il Reparto di malattie infettive del Civico. La donna è finita agli arresti domiciliari. Un'indagine, quella sulle false vaccinazioni, che aveva portato a tre arresti nello scorso mese di dicembre a Palermo. Un primo fermo era stato disposto nei confronti di un'infermiera dello stesso hub vaccinale accusata di corruzione, falso ideologico e peculato. La donna avrebbe infatti finto di vaccinare 11 persone in cambio di denaro. Fino a 400 euro per una siringa vuota. Un vero e proprio sistema che aveva attirato da tutta la Sicilia intere famiglie di no-vax. Tra i finti vaccinati presso l'hub di Fiera del Mediterraneo anche il leader del movimento no-vax locale, Filippo Accetta, fermato con le stesse accuse della professionista. L'infermiera recentemente arrestata per falso ideologico, corruzione e peculato, è una dei pazienti conniventi che avrebbero pagato per ottenere il Green Pass senza ricevere la vaccinazione. La donna aveva infatti richiesto la certificazione verde alla collega fermata a dicembre.
Ricostruendo le attività della sanitaria fermata nell'ultimo mese del 2021, le forze dell'ordine sono riusciti a risalire alla collega no-vax, scoprendo una parallela attività di finte vaccinazioni. La donna aveva infatti finto di vaccinare due coniugi conniventi, indagati per concorso in peculato e falso ideologico. La modalità è stata la stessa: una garza a coprire la siringa e lo sversamento della dose vaccinale nella stoffa poi gettata nel cestino. Sono in corso ulteriori indagini per individuare sistemi analoghi.