Palermo, favoreggiamento dellʼimmigrazione clandestina: 9 arresti, c’è anche un poliziotto

Certificazioni false per ottenere permessi di soggiorno o il loro rinnovo per extracomunitari a Palermo. Nove persone sono state fermate con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina a Palermo. Su ordine del tribunale, Polizia e Guardia di Finanza hanno effettuato numerose perquisizioni e nel corso delle indagini è stata scoperta un’articolata rete di ragionieri e dottori commercialisti che in cambio di denaro, da un minimo di 200 a un massimo di 1000 euro a pratica, negli ultimi quattro anni avrebbero falsificato la documentazione di decine di extracomunitari irregolari a Palermo. Tutti chiedevano permessi di soggiorno per motivi di lavoro e con false dichiarazioni gli stranieri dichiaravano di guadagnare al mese cifre simili a quelle dei calciatori di serie A, altri dichiaravano di avere mogli e figli a carico quando invece vivevano da soli. Queste false dichiarazioni sono state messe nero su bianco da consulenti commercialisti, alcuni titolari di centri di assistenza fiscale (Caf). Sarebbe stata falsificata la documentazione di almeno 163 stranieri irregolari che chiedevano il permesso di soggiorno per motivi di lavoro.
I militari del gruppo di Palermo della guardia di finanza e gli agenti della squadra mobile hanno dato esecuzione a nove misure di custodia cautelare ai domiciliari. Tra questi c’è anche un poliziotto dell’ufficio immigrazione, marito della titolare di un Caf di Castelvetrano, che avrebbe sfruttato le sue conoscenze in Prefettura. C'è poi un componente della Consulta delle culture di Palermo tra i destinatari delle misure cautelari nell'ambito dell'operazione e ci sono inoltre altre otto persone indagate che per ora non sono state raggiunte da misura cautelare. Per tutti l’accusa è favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e di violazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero.