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Padova, 75enne sorpresa a rubare 3 alimenti: “Ero disperata, trattata come una criminale”

Lo sfogo di una donna di 75 anni che vive con meno di 600 euro al mese sorpresa a rubare tre generi alimentari dal valore di 13 euro in un discount a Padova: “Mi hanno trattata come una criminale, sono rimasta chiusa per due ore in uno stanzino al freddo. Ho sbagliato, ma ero disperata e ho agito d’impulso”.
A cura di Susanna Picone
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Una signora padovana di settantacinque anni sabato scorso è stata sorpresa a rubare alcuni generi alimentari in un discount. Aveva fatto la spesa in quel supermercato e pagato tutto, ma poi aveva preso altri tre prodotti, una bottiglia di olio di oliva, del formaggio spalmabile e un sacchetto di pistacchi. Un addetto della sicurezza si è accorto ben presto però di quei tre alimenti nascosti nella borsa e immediatamente l’anziana ha capito di aver sbagliato. E di quanto è accaduto ha parlato, in lacrime, ai quotidiani locali. “È stato un errore, una cosa che non dovevo fare. Ma l'ho pagata carissima, sono devastata”, le parole della anziana donna riportate dal Mattino di Padova. “Mi hanno trattata come una criminale, sono rimasta chiusa per due ore in uno stanzino al freddo. Ho sbagliato, ma ero disperata e ho agito d'impulso”, ha commentato da casa sua. Tredici euro il valore della merce che la settantacinquenne avrebbe voluto portar via senza pagare e che avrebbe anche chiesto di poter pagare dopo aver chiesto scusa. “Mi sono offerta di pagare quel che potevo ma non hanno sentito ragioni. Hanno raccontato agli agenti che ero andata apposta per rubare, invece nel parcheggio c'erano ancora i sacchetti con la merce che ho pagato”, così ancora con lo scontrino tra le mani.

"Piegata dai dolori, non mi resta che piangere" – Come riporta il quotidiano, la signora vive sola e, provata da diversi problemi fisici, percepisce una pensione di invalidità di 400 euro. Poi cerca di guadagnare qualcosa facendo piccoli lavoretti: “Non arrivo a 600 euro al mese, gli aiuti sono pochi e quando torno a casa, piegata dai dolori, non mi resta che piangere. È un lavoro pesante alla mia età, lo sarebbe anche se fossi in salute”. L’anziana vive in un appartamento di proprietà sua e del coniuge da cui da anni è separata e, anche se non deve pagare l’affitto, coi suoi soldi deve sostenere le spese. In casa i panni li lava a mano, dato che la lavatrice è rotta da tempo ed evidentemente non riesce a farla riparare. “È giusto che il supermercato sia severo, è un'azione grave, ma bisognerebbe dare alle cose il loro peso”, ha detto ancora consapevole del suo errore. “Ero talmente sconvolta che mi hanno chiesto se mi servisse aiuto, invece volevo solo andarmene da lì. Mi hanno spiegato che avrò un avvocato d'ufficio, la denuncia sarà depositata e poi si vedrà”, ha aggiunto ancora al quotidiano sottolineando di essersi “rovinata la vita”.

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