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Ostuni, la consigliera della Lega si difende: “Non ho deriso nessun migrante. Ecco come è andata”

Margherita Penta, la consigliera comunale di Ostuni e coordinatrice provinciale della Lega, si difende dalle accuse di razzismo circolate sul web dopo la pubblicazione di una story su Instagram in cui appare sorridente accanto ad un migrante svenuto: “Quell’uomo non è un profugo, non è di colore e non è neppure abbronzato, è un cittadino ostunese. Sono stata la prima ad intervenire per accertarmi delle sue condizioni di salute e ho chiamato l’ambulanza”.
A cura di Ida Artiaco
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La foto della consigliera comunale della Lega di Ostuni, in Puglia, mentre deriderebbe un migrante svenuto ha ormai fatto il giro del web. Ma la verità sarebbe un'altra, come ha specificato a Fanpage.it la diretta interessata. Ma procediamo con ordine. I fatti sono ben noti: Margherita Penta, che è ancora coordinatrice provinciale del Carroccio, è apparsa in una story sul profilo Instagram di un amico presunto avvocato sorridente accanto ad un uomo, che secondo La Repubblica, che per prima ha lanciato la notizia, sarebbe un profugo svenuto sul sagrato della chiesa di San Francesco, accanto alla sede del Comune, con sottofondo la canzone "Se mi lasci non vale" di Julio Iglesias. Il fatto è stato subito condiviso da cittadini sui social e dagli organi di stampa. Le immagini, che sono tutte sparite dalla rete, risalgono alla tarda serata di domenica 15 settembre nella centralissima Piazza Carità. Subito dopo, si legge nell'articolo di denuncia, seguirebbe un altro video in cui si vede un'ambulanza portare via il ragazzo sulla barella, come "ricostruito dal social network, attraverso i tag rimbalzati fra amici".

Tante le polemiche scaturite da quelle immagini, al punto che è intervenuto anche il sindaco di Ostuni, Guglielmo Cavallo, che ha chiesto alla consigliera della Lega di dare spiegazioni sull'accaduto, aggiungendo che "in ogni caso, nessuno pensi di strumentalizzare politicamente la situazione con accuse di razzismo o mal funzionamento dei servizi sociali del Comune perché la persona ritratta è un ostunese costantemente monitorato". E la replica di Margherita Penta, in effetti, non ha tardato ad arrivare. La coordinatrice provinciale del Carroccio ha confermato, attraverso una lettera inviata agli organi di stampa, che in realtà quello che è stato descritto come "un immigrato svenuto, non è di colore e non è neppure abbronzato, è un cittadino ostunese, quindi assolutamente di nazionalità italiana, il cui nome è Vito ed il soprannome “Il
parcheggiatore” e, quanto meno per il momento, ometto ogni ulteriore indicazione anagrafica per evitare di violare la privacy di quel signore".

Penta ha aggiunto anche che "la fotografia non mi ritrae accanto a quell'uomo, probabilmente ubriaco, ma a distanza e la canzone scelta dal mio amico (che non è neppure avvocato) che ha pubblicato la foto su Instagram (“Se mi lasci non vale” di Julio Iglesias) non si riferiva sicuramente all'uomo sdraiato per terra, ma era la canzone che avevamo ascoltato rientrando da Brindisi dalla partita del Brindisi Basket. I presenti ricorderanno perfettamente che proprio la sottoscritta è stata la prima ad intervenire, avvicinandosi a quell'uomo, per accertarsi delle sue condizioni di salute e, verificato che era solo in uno stato incosciente, si consultava con gli astanti sulla necessità di far intervenire un'ambulanza". Le immagini delle polemiche sarebbero state scattate proprio in attesa che arrivassero i sanitari del 118. "In quel frangente – ha continuato Penta – veniva scattata la foto, poi postata su Instagram, e io ero per altro ignara che quell'uomo fosse nell'inquadratura. Probabilmente, dopo aver visto che nell'immagine c'era anche quell'uomo sdraiato per terra, quella foto doveva essere rimossa dal social ed, in effetti, così è stato". La lettera della consigliera comunale si conclude con un monito: "La falsità della notizia è di una evidenza tale per cui è certo che l'Autorità Giudiziaria dovrà valutare e giudicare le ipotesi di reato.Il maldestro tentativo di screditare la mia persona ed al contempo la Lega con note di razzismo, in realtà inesistenti, non potrà rimanere impunita, così come non potranno rimanere impuniti neppure i vari commenti apparsi sui vari social".

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