Orvieto, si stacca una porzione del cornicione del duomo. “Forse colpa del caldo”

Paura e apprensione a Orvieto dopo la caduta di una porzione del Duomo, precipitata a terra da un'altezza di quaranta metri: secondo i tecnici si potrebbe trattare di una possibile conseguenza delle alte temperature degli ultimi mesi, che potrebbero aver avuto conseguenze sulla struttura. Di tratta però di una diagnosi ancora ipotetica, visto che sono in corso controlli più approfonditi. I vigili del fuoco hanno fatto decollare un drone, le cui immagini serviranno a capire l'entità del danno e se ci sono altri rischi di crolli.

La porzione di struttura che ha ceduto appartiene a una delle guglie e il distacco è avvenuto nella tarda serata di mercoledì scorso. Gianfelice Bellesini, presidente dell'Opera del Duomo, ha riunito il gruppo di tecnici che si occupa della manutenzione quotidiana della Cattedrale per effettuare un primo punto e riferire al sindaco, Roberta Tardani. "La porzione di cornicione è caduta – ha spiegato Bellesini al Messaggero -, nessuno è stato coinvolto dal crollo dei pochi frammenti. Il tavolo tecnico che ho istituito è al lavoro, la situazione è sotto controllo". L'ipotesi che il crollo sia stato causato anche dal caldo è stata avanzata dall'architetto Mauro Stella, che ha detto: "Cosa è successo tecnicamente non lo sappiamo, prima dobbiamo raggiungere con un cestello la parte e visionarla da vicino. Lo faremo nei prossimi giorni. La porzione è caduta dal terzo cornicione della guglia di sinistra, nel lato esterno. Di certo, il Duomo è esposto agli agenti atmosferici e l'escursione termica dovuta a queste elevate temperature potrebbe essere la causa principale del piccolo crollo". Il pezzo di cornicione che si è staccato è costituito da due diversi materiali: basalto nella parte alta e travertino in quella inferiore. A causa del caldo, i due materiali potrebbero essersi dilatati in maniera difforme causando una spaccatura, di qui lo scollamento e la caduta.