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Omicidio di Giulia Ballestri: Cassazione conferma l’ergastolo per il marito Matteo Cagnoni

Fine pena mai. Per Matteo Cagnoni è arrivata oggi la condanna all’ergastolo per l’omicidio della moglie Giulia Ballestri, commesso, con crudeltà e premeditazione, il 16 settembre del 2016 a Ravenna, nella casa di famiglia. I giudici del Palazzaccio hanno quindi confermato le sentenze di primo e secondo grado.
A cura di Angela Marino
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Fine pena mai. Per Matteo Cagnoni è arrivata oggi la condanna all'ergastolo per l'omicidio della moglie Giulia Ballestri, commesso, con crudeltà e premeditazione, il 16 settembre del 2016 a Ravenna, nella casa di famiglia. La prima sezione penale della Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dalla difesa dell'imputato, ex dermatologo e volto noto di alcuni salotti televisivi, contro la sentenza emessa nel settembre 2019 dalla Corte d'assise d'appello di Bologna, che aveva confermato la condanna al carcere a vita stabilita dalla Corte d'assise di Ravenna l'anno precedente. Anche il sostituto pg Marco Dall'Olio, nella sua requisitoria di questa mattina, aveva sollecitato la conferma della condanna. Secondo quanto ricostruito in questi sei anni, Cagnoni agì per vendicarsi della giovane moglie 39enne che, ormai decisa a mettere fine al matrimonio, tanto che i due coniugi stavano già stilando gli accordi per la separazione, aveva già intrapreso una nuova relazione.

Il delitto avvenne in una vecchia villa dismessa della famiglia Cagnoni al centro di Ravenna. Giulia fu attirata nella casa di via padre Genocchi con il pretesto di decidere insieme al marito cosa fare di alcuni quadri conservati nella vecchia e spettrale costruzione che, non certo a caso, Giulia chiamava la ‘villa degli spiriti'. Quando fu sola e in balia del marito, lui l'aggredì con un bastone ricavato dalla legna da ardere. La colpì al volto, più e più volte, scaraventandola con violenza contro la parete fino a farle ingoiare i denti, finché Giulia non smise di lottare.

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La spogliò, scoprendole i seni, come ultima dimostrazione di disprezzo. Così deturpato fu trovato il corpo della giovane mamma di due figli. Allora come oggi, l'ex dermatologo nega di essere l'autore dell'omicidio. La sua difesa si è basata sulla teoria di una rapina in villa, poi degenerata in omicidio, commessa da ignoti malviventi. Matteo Cagnoni è in carcere dall'arresto, avvenuto nel 2016, pochi giorni dopo il delitto.

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La storia del delitto di Ravenna: https://www.fanpage.it/attualita/lomicidio-maschilista-di-giulia-ballestri-uccisa-nel-modo-piu-atroce-che-si-possa-concepire/

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