Olbia, violentata da padre e zio. Si ribella e fa arrestare i suoi aguzzini

Per mesi il padre e lo zio hanno abusato di lei, una ragazza 18enne con problemi di salute. L’avrebbero segregata in una casa, violentavano ripetutamente e costretta ad assumere droghe e farmaci. Ma poi è stata la stessa giovane vittima a ribellarsi e a rendere possibile l'intervento degli agenti del commissariato di Olbia. E’ una storia angosciante quella riportata dall’Unione Sarda. Due uomini, un 53enne di Olbia e 46enne di Buddusò sono stati arrestati questi mattina dagli agenti del Commissariato di Olbia con l'accusa di violenza sessuale. I poliziotti, coordinati dal vicequestore Fernando Spinicci, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip del Tribunale di Cagliari in seguito alle indagini della Dda del capoluogo.
Le vicenda vede protagonista i membri di una famiglia. La ragazza, il padre di quest’ultima e lo zio. Stando a quanto accertato dalla polizia, la vittima nel periodo dal dicembre 2014 fino all'aprile del 2015 sarebbe stata tenuta chiusa in casa e avrebbe subito violenze quotidiane. All’inizio del mese di aprile la 18enne sarebbe riuscita a scappare. Ha raccontato tutto ad alcuni conoscenti ed è iniziata l'indagine. Per tutto questo tempo padre e zio si sono resi irreperibili, ma ieri le forze dell’ordine sono riusciti a rintracciarli e pronte sono scattate le manette. I due rischierebbero anche l'accusa di riduzione in schiavitù.