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Nonnismo in caserma, per il processo Schiff testimoni della difesa Astrosamantha e Parmitano

Samantha Cristoforetti e Luca Parmitano sono stati chiamati a testimoniare dagli avvocati degli otto sottufficiali imputati con l’obiettivo di dimostrare che quelli che Giulia Schiff indica come atti di nonnismo ai suoi danni in realtà sarebbero solo una tradizione goliardica dell’aeronautica Militare. Proprio nei giorni in cui partiva la denuncia, Cristoforetti aveva postato sui social il suo “rito” definendolo “Il giorno più bello”.
A cura di Antonio Palma
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Ci saranno anche tre astronauti e glorie della nostra Aeronautica militare a fare da testimoni per la difesa al processo a carico degli otto sergenti accusati di atti di nonnismo contro Giulia Schiff, ex allieva ufficiale poi espulsa dall’accademia militare a suo dire proprio per aver denunciato gli atti di nonnismo. Si tratta di Samantha Cristoforetti, la prima donna italiana nello spazio, di Luca Parmitano, il primo italiano a comandare la Stazione Spaziale Internazionale, e Maurizio Cheli. I tre infatti sono stati chiamati dagli avvocati degli otto sottufficiali imputati con l’obiettivo di dimostrare che quelli che la giovane di Mira indica come atti di nonnismo in realtà sarebbero solo una tradizione goliardica da sempre messa in atto per ogni nuovo pilota durante il suo battesimo del volo alla Scuola volo dell'Aeronautica militare di Latina.

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Gli atti di nonnismo contro Giulia Schiff

I fatti contestati ai sergenti risalgono infatti al 7 aprile 2018, quando Giulia Schiff concluse il suo primo volo in solitaria per diventare pilota di jet. Come documentato anche in alcuni video, la giovane allieva ufficiale dell’Aeronautica venne sottoposta a quello che i colleghi chiamano "rito di iniziazione”. Come ricostruito dalla Procura militare che ha rinviato a giudizio i sottufficiali, gli otto sergenti avrebbero offeso "prestigio, onore e dignità" della collega, "sollevato da terra la ragazza per trasportarla in posizione orizzontale, con il volto rivolto verso il basso", poi "la sergente allieva ufficiale Giulia è stata tenuta ferma per le gambe e le braccia, quindi, con dei fustelli di legno le sono stati inflitti violenti colpi sul fondoschiena e poi le è stata fatta urtare la testa contro la semiala in mostra statica posta in prossimità di una piscina dove, infine, l'hanno gettata".  Per loro il reato contestato è di lesione personale, pluriaggravato e in concorso.

Samantha Cristoforetti e il suo “rito"
Samantha Cristoforetti e il suo “rito"

Astrosamantha aveva postato il suo rito: “Il giorno più bello”

Giulia Schiff ha sempre sostenuto di aver chiesto più volte di essere lasciata perché dolorante ma secondo la difesa in realtà quei gesti erano solo goliardia di cui tutti erano ben consapevoli. Una tesi che la difesa cercherà di dimostrare anche attraverso le testimonianze dei tre astronauti che provengono tutti dall’Aeronautica. La scelta di chiamare a testimoniare Astrosamantha del resto non appare casuale visto che proprio nei giorni in cui partiva la denuncia, Cristoforetti aveva postato sui social il suo “rito” definendolo “Il giorno più bello”. Nella foto si vedeva una Samantha Cristoforetti completamente bagnata e in divisa appena gettata dai colleghi nella stessa piscina in cui è finita Giulia Schiff. Un grande in bocca al lupo alle allieve pilote e agli allievi piloti dell’Aeronautica Militare che oggi stanno lavorando duramente per realizzare il loro sogno" aveva scritto in un tweet Astrosamantha.

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