“Non voglio morire con te, non è amore”: Floriana Floris filmò tutto prima di essere uccisa in casa
Sapeva che le stava capitando qualcosa di atroce e per questo Floriana Floris ha filmato i suoi ultimi istanti di vita col suo cellulare, riprendendo l’intera fase dell’aggressione mortale da parte del compagno Paolo Riccone. “Faccio questo video perché se succede qualcosa, sapranno cosa mi hai fatto”, è la prima frase che la donna pronuncia affrontando l’uomo che poi la ucciderà il 6 giugno dello scorso anno.
Il video girato quella terribile sera dalla donna uccisa con 45 coltellate nella loro casa di Incisa Scapaccino, nell’Astigiano, dal compagno Paolo Riccone è stato mostrato in Tribunale in diversi spezzoni. Il filmato, esaminato da un perito consulente della pm, è stato mostrato in Aula nel corso del processo a carico dell'uomo che si è aperto ieri davanti alla Corte d’Assise del Tribunale di Alessandria.
“Questo non è amore. Non voglio morire. Voglio vivere perché ho una figlia” ripete più volte Floriana Floris davanti al compagno che a un certo punto le propone un suicido insieme prima di ucciderla a coltellate.
Il femminicidio fu scoperto solo tre giorni dopo quando la figlia della donna avvertì le forze dell’ordine che non riusciva più a contattare la madre. All’arrivo dei carabinieri la 49enne era già morta da giorni mentre il compagno era in stato confusionale dopo aver assunto farmaci antidepressivi e candeggina e aver tentato di togliersi la vita tagliandosi i polsi.
Quella sera i due avevano litigato di nuovo per il comportamento dell’uomo e lei le aveva annunciato che era pronta a lasciarlo. “Questo non è amore. Se mi tratti così io voglio andarmene. Domani vado dai carabinieri a denunciarti e poi vado dagli assistenti sociali: che mi trovino un’altra casa, prima che io torni a lavorare” dice la 49enne nel video.
“Ammazziamoci insieme” le propone lui ma al suo rifiuto la aggredisce e tenta di strapparle il telefono. “Mi chiudo in bagno, aiuto, Dio aiutami” sono le ultime parole della donna prima che il filmato si interrompi. “L’imputato di fronte alla possibilità concreta di perdere il possesso della donna, che riteneva di sua proprietà, le ha detto che senza di lei non poteva vivere e le ha proposto un suicidio di coppia” ha spiegato il consulente, come riporta La Stampa. Stabilendo che l’imputato era totalmente capace di intendere e di volere al momento dei fatti, il perito ha concluso: “Non voleva che lei andasse via. Non voleva che lei chiamasse i carabinieri. Anzi, voleva che si ammazzassero insieme”.