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No Tav, nuovo attentato nella notte in un cantiere in Valsusa

Ancora un atto vandalico nei confronti di una delle aziende che lavora per la linea ad alta velocità Torino-Lione. Un gruppo di persone ha tentato di incendiare una pala meccanica, poi imbrattata con la scritta “No Tav”.
A cura di Biagio Chiariello
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Ancora un atto vandalico, la scorsa notte, verso una delle ditte che lavorano al cantiere della Torino-Lione. Si tratta dell'Italcoge di Susa, nella cui cava è stato incendiato un container contenente materiale plastico. Gli autori del gesto hanno anche tentato di bruciare anche una pala meccanica già data alle fiamme nel 2012 e da allora non più utilizzata. Davanti al mezzo, imbrattato con la scritta ‘No Tav', sono stati trovati bossoli di lacrimogeni. Sul posto ci sono carabinieri e digos. Proprio ieri tre membri dell'anarchia torinese, valsusina e del varesotto, erano stati arrestati ai domiciliari per aver aggredito una giornalista di Repubblica durante una manifestazione lo scorso agosto. La reporter era stata costretto ad allontanarsi mentre era in servizio a una manifestazione No Tav, nei boschi della Val Clarea, lo scorso 10 agosto.

Nel frattempo i sindaci e gli amministratori della Val di Susa hanno sottoscritto un appello affinché nella zona dove procedono i lavori per la discussa linea ad alta velocità cessi "ogni atto di violenza". Nello stesso tempo chiedono al Governo di riaprire "un confronto tecnico e istituzionale anche con gli Enti che hanno espresso critiche all'opera".  In una nota diffusa dalla Comunità Montana e sottoscritta dal presidente della stessa, Sandro Plano (da sempre contrario alla Tav) e da 22 sindaci, vengono citati i recenti scontri tra attivisti no tav e le forze dell'ordine e all'incendio di alcune mezzi di imprese impegnate nei lavori. "Gli amministratori della Valle di Susa – si legge nella nota – condannano ogni atto di violenza, intimidazione e vandalismo. Rivolgono un appello affinché questi atti non si ripetano più e affinché la protesta contro la costruzione di una nuova linea ferroviaria ad alta velocità si svolga nei limiti e nelle forme consentite dalla legge. Chiedono che sia data un'informazione corretta su queste vicende e al Governo di riaprire, con urgenza, un confronto tecnico e istituzionale anche con gli Enti locali che hanno espresso critiche all'opera".

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