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Nessuno lo cerca o lo chiama per un mese: il cadavere scoperto dalla figlia sul divano di casa

Il cadavere di un uomo di 59 anni è stato ritrovato dalla figlia soltanto un mese dopo il decesso. La vittima era morta da sola all’interno del suo appartamento e nessuno se n’era accorto per settimane: probabile che abbia avuto un malore.
A cura di Lorenzo Bonuomo
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Immagine di repertorio
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Il cadavere dell'uomo è stato scoperto dalla figlia: appena lei ha aperto la porta di casa, ha trovato il padre senza vita, riverso sul divano, in evidente stato di decomposizione. Secondo la prima ispezione del medico legale, al momento del tragico ritrovamento il decesso era già avvenuto da "almeno tre settimane, forse un mese".

La vittima è un uomo di 59 anni residente in un monolocale di via San Gallo, a Firenze. Avrebbe spento 60 candeline a gennaio 2023. Nessuno lo ha cercato nelle tre-quattro settimane successive alla data del decesso.

Sono stati i vicini i primi a sospettare che fosse successo qualcosa di imprevisto: stando a quanto riferisce La Nazione, i condomini avrebbero avvisato la polizia, il 118 e la figlia dell'uomo (proprietaria del monolocale) solo dopo aver sentito alcuni odori sgradevoli provenire dall'appartamento.

Il corpo privo di vita del 59enne è stato rinvenuto all'interno della sua casa lo scorso 15 novembre, oramai già quasi mummificato. L'ipotesi più plausibile è che l'uomo sia morto a seguito di un malore improvviso, vista la totale assenza di tracce di aggressione o forzature della porta di ingresso: quando la figlia è arrivata, l'appartamento risultava essere in ordine, con le finestre chiuse dall'interno.

Del caso si sta occupando il pm Ester Nocera. Il magistrato ha disposto l'autopsia del cadavere da parte del medico legale, per avere una conferma ufficiale della morte per cause naturali dell'uomo. L'esito dell'esame è atteso nei prossimi giorni.

Un caso molto simile a quello di Firenze si era già verificato a Bari, lo scorso 7 novembre, dove il cadavere di un uomo di 82 anni era rimasto per ben due mesi chiuso in un appartamento, prima che la figlia se ne accorgesse. La donna era andata a cercare il padre solo dopo una lunga serie di telefonate senza risposta.

Lo stesso identico dramma della solitudine ha colpito una donna di 78 anni di Ancona, ritrovata senza vita solo "grazie" alla violenta scossa di terremoto avvenuta il 9 novembre nelle Marche: la figlia aveva provato a contattarla al cellulare per sincerarsi che stesse bene. Dopo alcuni tentativi andati a vuoto ha allertato il 112, ma una volta giunti sul posto i soccorsi hanno scoperto che la donna era morta da almeno due mesi.

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